Risarcimenti, azione contro le banche E Minighin vuole spostare il processo

Mercoledì 9 Ottobre 2019
Risarcimenti, azione contro le banche E Minighin vuole spostare il processo
LE ISTANZE
PORDENONE L'avvocato Michele Peretto è arrivato in Tribunale con un trolley pieno di documenti: oltre 70 nuove costituzioni di parte civile depositate per conto dell'associazione Afue rappresentata dall'avvocato Enrico Conti. La seconda mossa, sempre in sintonia con Afue, l'ha riservata alle banche. Quelle usate da Fabio Gaiatto - e di conseguenza dai suoi procacciatori di clienti - per movimentare 72 milioni di euro nel giro di due anni. Peretto e Afue hanno chiesto l'autorizzazione a citare a giudizio in qualità di responsabili civili quattro istituti di credito che non hanno segnalato le movimentazioni anomale di denaro. Sono Zagrebacka Banka (Croazia), Nova Ljubljanska Banka (Slovenia), Addiko Bank (Bulgaria) e Hypo Bank (Croazia). Conti ha aggiunto anche le tre società imputate: Studio Holding, Venice Investment doo e Venice Investment Group doo. La Procura ha dato parere contrario per quanto riguarda le banche. Secondo il procuratore Raffaele Tito gli istituti di credito possono essere citati in altre sedi, in quanto non vi è un rapporto diretto con l'attività della Venice. Tutte le altre parti civili si sono però associate all'istanza che prendere di mira le banche.
PROCESSO DA SPOSTARE
A chiedere la rimessione del processo è stato l'avvocato Cristiano Leone, che tutela Massimo Minighin, l'esperto di informatica autore della piattaforma on-line usata da Gaiatto per fingere di investire i risparmi dei clienti nel forex. Ritiene che la pressione mediatica faccia di Pordenone un sede «ostile». Sarà la Cassazione a decidere se il processo va spostato altrove. Ha tempo fino alla vigilia della sentenza, mentre Leone (a cui il Tribunale ha negato una proroga dei termini) ha soltanto 7 giorni per notificare l'istanza a tutte le parti. «Lo farò con un pubblico proclama», ha detto. Nel frattempo il procedimento proseguirà regolarmente per Minighin e i coimputati, che sono Massimiliano Vignaduzzo di San Michele al Tagliamento, Claudia Trevisan di Fossalta di Portogruaro, Giulio Benvenuti di Vicenza, Marco Zussino di Basiliano, Luca Gasparotto di Cordovado, Andrea Zaggia di Saccolongo, Daniele Saccon di Mareno di Piave, Massimo Osso di Palmanova, Flavio Nicodemo di Teglio Veneto, Massimiliano Franzin di Oderzo e Moreno Vallerin di Due Carrare.
NUOVE PARTI OFFESE
Il collegio giudicante ha individuato altri tre soggetti che potrebbero partecipare al processo. Sono tre parti che, alla stregua del Comune di Portogruaro, potrebbero ritenersi offese per via del danno all'immagine. O comunque, vedi il Codacons, rappresentare istituzioni o categorie. Si tratta di Banca d'Italia, della Consob e dell'Organismo di vigilanza e tenuta dell'Albo unico dei consulenti finanziari. I promotori finanziari potrebbero ritenersi danneggiati da tutta la cattiva pubblicità derivante dalla mega truffa escogitata da Gaiatto e dalla quale, subito dopo l'arresto del trader, avevano preso le distanze. Ieri hanno avuto dal Tribunale la possibilità di costituirsi parte civile alla prossima udienza.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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