Raffaella Ianuale
Una bella storia malgrado nasca dalla malattia. Da una malattia grave che un po' alla volta porta via forze e autonomia. Eppure c'è tanto in tutta questa esperienza: eroismo, grandissimo amore, esempio autentico di vita vissuta a testa alta. Virtù che traspaiono dal portamento fiero, anche se la camminata barcolla e si sorregge a un deambulatore. Dal sorriso cortese che non viene negato a nessuno, nemmeno al vicino di casa di cui si conosce appena il nome. Dall'amore per la propria famiglia orgogliosa di avere in casa un cavaliere che quanto più si indebolisce il suo corpo, tanto più si rafforza il suo animo.
Il protagonista è un signore di 60 anni che abita nel Veneziano e che una decina di anni fa ha scoperto di avere ereditato una rara malattia genetica degenerativa che un po' alla volta lo priva dell'autonomia. Corea di Huntington è il nome della patologia che sua madre inconsapevolmente ha trasmesso a lui e a tre dei suoi cinque fratelli. Quest'uomo che amava le moto e la velocità - «aveva una potente Suzuki e una motocicletta d'epoca» racconta la moglie - che adorava tenersi in forma sia con la bici da corsa (...)
Segue a pagina 12
© RIPRODUZIONE RISERVATA Una bella storia malgrado nasca dalla malattia. Da una malattia grave che un po' alla volta porta via forze e autonomia. Eppure c'è tanto in tutta questa esperienza: eroismo, grandissimo amore, esempio autentico di vita vissuta a testa alta. Virtù che traspaiono dal portamento fiero, anche se la camminata barcolla e si sorregge a un deambulatore. Dal sorriso cortese che non viene negato a nessuno, nemmeno al vicino di casa di cui si conosce appena il nome. Dall'amore per la propria famiglia orgogliosa di avere in casa un cavaliere che quanto più si indebolisce il suo corpo, tanto più si rafforza il suo animo.
Il protagonista è un signore di 60 anni che abita nel Veneziano e che una decina di anni fa ha scoperto di avere ereditato una rara malattia genetica degenerativa che un po' alla volta lo priva dell'autonomia. Corea di Huntington è il nome della patologia che sua madre inconsapevolmente ha trasmesso a lui e a tre dei suoi cinque fratelli. Quest'uomo che amava le moto e la velocità - «aveva una potente Suzuki e una motocicletta d'epoca» racconta la moglie - che adorava tenersi in forma sia con la bici da corsa (...)
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