«Punto ad una gestione allargata con delegati per ogni settore»

Lunedì 10 Agosto 2020
«Punto ad una gestione allargata con delegati per ogni settore»
IL RINNOVO
BELLUNO Il Club alpino di Belluno, nel triennio 2020-2023, si gioca la carta della presidenza allargata. E' su questa linea guida che si muoverà il neo presidente della sezione cittadina del Cai. Paolo Barp 61 anni, già direttore della filiale provinciale Imprese di Intesa San Paolo è stato eletto all'unanimità dall'assemblea dei soci. Non si sbilancia sui progetti che ha in mente, non offre alcuna anticipazione sulla sua visione della montagna: «Sono stato nominato solo tre giorni fa, certo è che l'impegno è garantito è il sintetico commento - la mia sarà un presidenza che continuamente si avvarrà dei pareri e delle energie di tutti i componenti del nuovo Consiglio. Non sarò solo io il presidente, insomma, ognuno avrà un suo specifico incarico, ma questo verrà deciso in accordo». Un dato, peraltro, è sotto agli occhi: il Consiglio si è notevolmente ringiovanito. Per età e per cambio della guardia. Su 12 persone solo 2 sono riconferme: «Sono contento di questo rigenerarsi del Cai, è una molla per fare bene. Ci sono giovani validi e disponibili, forti di esperienze diverse». Pezzei, De Col, Bressan. Il presidente butta là tre nomi per tutti. A prendere sotto braccio Paolo Barp sono i due vicepresidenti: Giovanni Spessotto, a rappresentare la continuità, e Michela Sovilla, la novità in rosa. Di certo i problemi che riguardano la montagna, con cui Barp e questi delegati dovranno vedersela, non mancano: dalla gestione della sentieristica (tra slavine, frane e segnaletica da ripristinare) alle norme da rispettare nei rifugi di proprietà. E sono tre i gioielli di cui la sezione di Belluno del Cai è proprietaria: il rifugio Tissi sul Civetta, i rifugi 7° Alpini e Bianchet nell'area della Schiara. «Ce n'è da fare precisa Paolo Barp, escursionista e scialpinista ora abbiamo nominato i delegati, ma non sono ancora stati stabiliti gli incarichi».
IL RESOCONTO
Il passaggio di consegne è avvenuto tra amici che amano il bene della terra bellunese e la montagna: il past president, Sergio Chiappin, per sei anni al vertice della sezione ha portato a termine alcuni progetti, altri li ha avviati e li lascia in eredità. Tra gli obiettivi centrati si annovera l'adeguamento antincendio dei tre rifugi di proprietà, il conseguimento della Personalità giuridica, glia accordi con il Parco delle Dolomiti bellunesi, con il reparto di biodiversità e il nucleo elicotteri dei Carabinieri. Punto dolente rimane il tema della manutenzione dei sentieri, sempre più gravosa a causa dei cambiamenti climatici. Tra l'altro Chiappin se l'è vista con Vaia e i danni anche alle teleferiche dei rifugi Tissi e 7° Alpini e impraticabilità della strada per il Bianchet. «È stato fatto un lavoro immenso, con il contributo di soci, di associazione, scuole, scout esprime la sua gratitudine Chiappin persone che hanno offerto un esempio di vera collaborazione».
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Questi i componenti nuovo Consiglio direttivo con le deleghe assegnate per le undici Commissioni. Alpinismo giovanile, Michela Sovilla; sci-alpinismo, Davide Pezzei; gite di sci-alpinismo, Davide Pezzei; alpinismo, Dino De Bona; escursionismo,Federico Bressan; manutenzione sentieri, Giovanni Spessotto, ispezione rifugi, Rinaldo Dell'Eva; tutela ambiente montano (Tam), Francesco De Col; speleologia, Michela Sovilla, coro, Giacomo Molin Pradel; biblioteca, Arturo Giozzet.
Daniela De Donà
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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