Pugnalato nel sonno, a tradimento. Così, alle cinque di ieri mattina, un operaio

Sabato 10 Marzo 2018
Pugnalato nel sonno, a tradimento. Così, alle cinque di ieri mattina, un operaio della Fincantieri, Gheorghe Suta, 36 anni, è stato ucciso da un collega connazionale di 28 anni, Ionut Georgian Bejenaru, con il quale condivideva l'appartamento in centro a Mira. A dare l'allarme sono stati altri coinquilini della vittima, che non parlano una parola di italiano e hanno chiesto ad alcuni amici che vivono altrove di chiamare i soccorsi. Per la vittima, però, non c'era più nulla da fare. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato il cadavere di Suta, avvolto in un lenzuolo bianco, riverso a terra. L'omicida, in stato di arresto, avrebbe raccontato che si sarebbe sentito minacciato da Suta, «un capo autoritario, molto duro», stando a quanto riferito ai militari dai coinvolti.
Con il passare delle ore è emerso però un altro scenario. La vittima era il titolare del contratto di affitto della casa e aveva accolto sotto lo stesso tetto, dopo la partenza della moglie e del figlio per la Romania, i due amici e colleghi. Amici e colleghi che, però, con il tempo avevano avanzato delle pretese precise al loro collega. In particolare Bejenaru avrebbe chiesto a Suta di trovarsi un'altra casa, lasciando a loro l'appartamento di via Mar Mediterraneo.
Tamiello alle pagine II e III
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