Pronto il pacchetto su pensioni e flat tax Resta da sciogliere il nodo del reddito

Lunedì 24 Settembre 2018
Pronto il pacchetto su pensioni e flat tax Resta da sciogliere il nodo del reddito
LE MISURE
ROMA La manovra entra nel vivo. Entro giovedì il consiglio dei ministri dovrà approvare la «Nadef», la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, nella quale dovrà indicare le nuove stime su deficit e debito da cui discenderanno gli spazi per finanziare le misure del governo gialloverde. Dalla Lega e dal premier Giuseppe Conte, continua ad arrivare la richiesta al ministro dell'Economia che la «manovra sia espansiva». Il carnet, del resto, è molto ampio. Alcuni nodi restano ancora da sciogliere. Il più intricato è quello del reddito di cittadinanza e delle pensioni di cittadinanza. Il Movimento punta ad ottenere 10 miliardi di euro per partire nel 2019. L'idea è di utilizzare le risorse già presenti per il Rei, circa 2,6 miliardi. Se il ministro Giovanni Tria non dovesse concedere abbastanza spazio, l'intenzione sarebbe anche di usare i soldi dell'assegno di disoccupazione e quelli della social card. Un nodo importante è anche quello della platea con la Lega che insiste per riservare la misura ai soli cittadini italiani, una discriminante, specialmente nei confronti degli altri cittadini comunitari, che potrebbe presentare problemi di costituzionalità. Il primo passo sarà comunque il potenziamento dei centri per l'impiego. A disposizione ci sono 750 milioni che si punterebbe a raddoppiare, utilizzando anche i fondi europei. Il Movimento punta anche alla pensione di cittadinanza, portando le minime a 780 euro: ma dai primi calcoli, per alzare l'assegno sociale a 800 mila pensionati servirebbero 4 miliardi, mentre per alzare quello di circa 1 milione di invalidi civili (assegno a 282 euro) ne servirebbero almeno altri sei.
IL PACCHETTO
La Lega punta buona parte delle sue carte, invece, sulla riforma della legge Fornero, che dovrebbe essere sostituita dal pensionamento con «quota 100» come somma tra età di ritiro e contributi versati. L'età minima per lasciare sarà di 62 anni. A questa età serviranno 38 anni di contributi. Ma ci sarà anche una soglia minima che riguarderà i versamenti all'Inps: 36 anni di contributi. Senza averli non si potrà comunque lasciare il lavoro. Una misura che, ha spiegato Salvini, costa 6-7 miliardi. Accanto alla riforma della Fornero, ci sarà anche una pace contributiva, la possibilità di riscattare a prezzi scontati la laurea e gli anni in cui non si è lavorato. Il secondo pilastro delle proposte leghiste, sarà la flat tax al 15% per le partite Iva e i professionisti che dichiarano fino a 65 mila euro l'anno. Anche in questo caso affiancata da una pace fiscale. Completano il pacchetto il taglio dell'Ires al 15% per le imprese che reinvestono gli utili in azienda, la cedolare secca al 21 sugli affitti commerciali e il taglio delle accise.
A. Bas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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