Primo sì alla Zona economica speciale per aiutare la città a risollevarsi e crescere

Mercoledì 20 Novembre 2019
ECONOMIA Da ieri la Zes potrebbe essere più vicina. Una mozione per autorizzare la Zona economica speciale per Venezia e Rovigo, infatti, è stata votata unitariamente alla Camera.
Da un lato è una notizia positiva, perché finalmente da Roma arriva un primo sì, dall'altro però si tratta ancora solo di una mozione, anche se sostenuta da tutte le forze in Parlamento, e per far nascere davvero una Zes nel nord Italia (che potrebbe generare 2 miliardi e mezzo di euro di investimenti e creare 26 mila nuovi posti di lavoro) serve l'approvazione di un emendamento alla Legge di Bilancio: dei 4500 presentati al Senato dai deputati di tutta Italia sugli argomenti più disparati, ne verranno visionati 600; se da questo percorso la Zes resterà fuori, ci sarà la possibilità di inserirlo alla Camera, oppure, come ultima chance scaduti tutti i termini, sarà direttamente il Governo a poter inserire la Zes nella Legge di Bilancio.
Il percorso, dunque, è ancora in salita e non a caso la Lega, con i suoi deputati veneziani Giorgia Andreuzza, Alex Bazzaro, Ketty Fogliani e Sergio Vallotto, commenta che «finalmente il Governo ha battuto un colpo, ma ci deve credere veramente. Continueremo ad incalzarlo finché non passerà davvero dalle parole ai fatti». E il segretario Matteo Salvini ha aggiunto: «Adesso il Governo non perda tempo».
La mozione sulla Zes è stata inserita in una più ampia sugli aiuti a Venezia devastata dall'acqua alta: 11 punti che rappresentano la concertazione di tutte le mozioni proposte da diversi gruppi. La Lega attribuisce a se stessa il merito di aver fatto inserire anche la Zes, ma dall'altra parte il Pd sostiene di essere l'autore del lavoro di ricucitura tra le varie posizioni: «Un'iniziativa coraggiosa che la Lega non aveva mai avuto il coraggio di fare, e noi abbiamo proposto e approvato in Parlamento - commenta il parlamentare Dem Nicola Pellicani, primo firmatario del documento -. Ora bisogna realizzarla. Mi auguro che imprenditori e territorio ci rendano merito di questa iniziativa».
Nello specifico, il provvedimento comprende anche i comuni dell'entroterra che hanno come riferimento il porto di Venezia, sulla base del piano industriale realizzato da Confindustria. (e.t.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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