PIEVE DI CADORE
Il Cadore si sta riprendendo dopo il fortunale che si è

Sabato 10 Novembre 2018
PIEVE DI CADORE
Il Cadore si sta riprendendo dopo il fortunale che si è abbattuto sul proprio territorio. Tanta la solidarietà dimostrata su più fronti da enti o semplici cittadini, ma c'è anche chi si lamenta del trattamento ricevuto. E' il caso di Francesco Haas, residente a Pieve nella frazione di Sottocastello, che ha dovuto fare i conti con non solo con i danni causati dal vento. «Quel lunedì notte per colpa delle fortissime folate gran parte del tetto della mia abitazione è caduto sulla pista ciclabile e sul piazzale antistante la casa - afferma - e abbiamo subito chiamato i pompieri che però non potevano intervenire perché troppo impegnati in situazioni più gravi. Sono allora arrivate delle persone del comune dicendoci in malo modo che tutte le macerie dovevamo tirarcele su noi, intimandoci di fare i lavori alla svelta oppure ci avrebbero fatto evacuare». La concitazione, nella mattinata seguente, è stata tanta, ma il cittadino lamenta un comportamento minaccioso da parte degli operatori comunali. «La proprietaria di casa era visibilmente scossa per come è stata trattata, è una persona ottantenne che era già chiaramente segnata dopo la turbolenta nottata, non era certo il caso di rivolgersi così con un'anziana. Alla fine ho trovato un lattoniere disponibile, eliminando le cose pericolanti e per fortuna la situazione è rientrata, ma l'intimidazione ricevuta dal comune poteva francamente essere evitata, anche perché poi gli operatori non hanno fatto nulla per verificare la sicurezza dello stabile. Martedì mattina non avevamo energia elettrica nè il camino, quindi non era il caso di presentarsi così, era chiaro che anche noi volevamo subito intervenire per sistemare la situazione. Va detto che nessuno ci ha aiutati e abbiamo dovuto fare tutto a spese nostre».
Daniele Collavino
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