PIEVE DI CADORE
«I vincoli sul territorio del Comelico e di Auronzo sono

Lunedì 23 Dicembre 2019
PIEVE DI CADORE «I vincoli sul territorio del Comelico e di Auronzo sono
PIEVE DI CADORE
«I vincoli sul territorio del Comelico e di Auronzo sono un provvedimento ingiustificato e assurdo». A bocciare il ministro Dario Franceschini è il docente di diritto amministrativo, ed ex presidente della Magnifica Comunità di Cadore, Giancandido De Martin, che proprio nel consesso assembleare dell'antica istituzione ha sollevato la questione della recente normativa ministeriale che ormai è in vigore, in attesa del ricorso al Tar della Regione Veneto e dei Comuni interessati. «Il vincolo - sostiene De Martin - è stato imposto unilateralmente senza tenere sostanzialmente conto delle osservazioni formulate dai Comuni interessati e dalle istituzioni regoliere, che da secoli sono efficaci strumenti di tutela delle risorse ambientali locali». Il docente stigmatizza l'unilateralità delle decisioni della Soprintendenza di Venezia e del Mibact: «Si è dato pieno ascolto alle iniziative di talune associazioni ambientaliste che, senza avere alcun effettivo radicamento nel territorio interessato, presumono di detenere il monopolio della verità sulle modalità di tutela delle Dolomiti Unesco, indisponibili ad un confronto preventivo e trasparente con le istituzioni pubbliche e le associazioni ambientaliste locali, che hanno già più volte dimostrato di avere a cuore una concreta difesa del proprio territorio, tra l'altro combattendo già negli anni settanta l'ipotesi sia di un'autostrada che avrebbe sconvolto il versante dolomitico di Comelico Superiore sia di un macrovillaggio turistico speculativo, cercando invece di promuovere iniziative di autosviluppo compatibili con l'ambiente».
«ALZIAMO LA VOCE»
Intervenendo durante il consiglio della Magnifica, Giancandido De Martin ha invitato le istituzioni ed i rappresentanti eletti ai vari livelli a prendere posizione. «E' necessario a questo punto alzare ancor più la voce - afferma - dopo che non si è neppure tenuto conto della unanime mobilitazione e della grande manifestazione tenuta a Padola l'1 giugno scorso, sostenuta da tutte le forze politiche. E' indispensabile far valere finalmente il principio dell'autonomia e dell'autogoverno delle istituzioni democratiche locali, che hanno il compito di trovare soluzioni utili per evitare l'esodo, specie dei giovani, garantendo una tutela attiva delle risorse e presidiando il territorio, a beneficio anche dei non residenti. E' un diritto-dovere che trova anche nella Costituzione la sua prima garanzia ed è assolutamente paradossale e inammissibile che taluni ambientalisti radicali affermino il contrario. Rappresentanti negli organi di governo nazionali e regionali si impegnino per ripristinare un'effettiva autonomia e il rispetto del principio democratico, riconoscendo la responsabilità delle scelte sul proprio futuro alle istituzioni locali e a chi abita queste non facili, seppure bellissime, vallate alpine».
LA PROVINCIA
La lotta ai vincoli tra Auronzo e Comelico si sta allargando, e proprio sabato anche la Provincia, attraverso il consigliere delegato Massimo Bortoluzzi, ha preso ufficialmente posizione annunciando di fare ricorso contro il dispositivo ministeriale, in appoggio al Comitato civico Sì al collegamento Comelico-Pusteria», ma occorre fare presto in quanto il termine per depositare l'atto al Tar del Lazio scade il 5 febbraio prossimo.
Lucio Eicher Clere
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