Piano per portare i turisti in Croazia L'eurodeputata: «Boicottano l'Italia»

Martedì 28 Aprile 2020
LA PROTESTA
CAORLE - Concorrenza sleale: l'eurodeputata Rosanna Conte attacca l'ipotesi di un asse turistico tra Croazia, Austria, Germania e Repubblica Ceca. In queste ore sui media stranieri circolano voci di colloqui tra i leader di Croazia, Austria, Repubblica Ceca e Germania che dovrebbero portare all'apertura di un corridoio per i turisti per permettere loro di raggiungere le coste croate, evitando Italia e Spagna, mete considerate più a rischio coronavirus.
Nello specifico i governi di Austria e Repubblica Ceca starebbero lavorando all'ipotesi, facendo pressioni su Berlino affinchè allenti la stretta sui confini.
La notizia ha suscitato le ire dell'eurodeputata leghista e consigliera comunale di Caorle Rosanna Conte secondo la quale si tratterebbe di un tentativo di vero e proprio boicottaggio nei confronti del nostro Paese e del nostro settore turistico. Se la notizia fosse confermata, si tratterebbe attacca Conte - di concorrenza sleale all'interno del mercato unico e per questo l'Unione Europea deve intervenire.
RABBIA
Non è accettabile che non vi sia ancora un piano europeo che consenta agli operatori del turismo di cominciare a pianificare i prossimi mesi. Se si deciderà di limitare gli spostamenti tra Paesi europei, allora questo dovrà valere per tutti.
Altrimenti si predispongano piani di trasporti che mettano tutti sullo stesso piano. Sostenere che vi siano luoghi più sicuri degli altri sotto il profilo sanitario significa non aver appreso la lezione del coronavirus. Il tema della rifidelizzazione del turismo di lingua tedesca post emergenza Covid-19 è particolarmente sentito in Veneto e soprattutto nel Veneto Orientale dove tra Caorle, Bibione, Jesolo, Eraclea e Cavallino-Treporti ogni anno si registrano milioni di presenze turistiche provenienti da Austria e Germania. L'Italia continua a essere tra le mete più ambite del turismo internazionale aggiunte l'eurodeputata leghista Secondo l'ultimo bollettino dell'Enit, le prenotazioni confermate fino al 12 aprile per l'estate 2020 vedono il turismo italiano resistente', nonostante un calo del -57,5%. A oggi, si prevede un calo di 20 miliardi di euro per il nostro settore. Dobbiamo contenere il più possibile le perdite, evitando ottusi ostacoli, e operando con intelligenza e nel nome della sicurezza. In ogni caso le imprese del comparto ricettivo e della ristorazione attendono con ansia l'indicazione da parte del Governo dei protocolli sanitari da rispettare per garantire la sicurezza di lavoratori ed ospiti. Serve al più presto chiarezza su questo fronte, anche al fine di dare fiducia ai turisti che vorranno prenotare le proprie vacanze per l'estate ormai alle porte.
Riccardo Coppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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