Personale scolastico verso lo sciopero fallito il tentativo di pace in Prefettura

Martedì 13 Ottobre 2020
Personale scolastico verso lo sciopero fallito il tentativo di pace in Prefettura
SCUOLE
VENEZIA Scuole comunali: a tre mesi dall'apertura per i sindacati la situazione continua ad essere grave. Le critiche riguardano carenze organizzative, lavori di manutenzione mancati e personale insufficiente, tanto che ieri Rsu e sindacati si sono dati appuntamento in Prefettura per presentare le loro istanze. Ma il tentativo di conciliazione è fallito e i sindacati stanno valutando di indire uno sciopero. Siamo totalmente insoddisfatti degli impegni assunti dall'amministrazione: mentre in tutta Italia la priorità è garantire la salute e la tenuta delle scuole, a Venezia si preferisce confermare un concorso per quasi 100 vigili e rinviare al prossimo anno le assunzioni del personale che serve sia per i settori educativi sia per quelli amministrativi, dichiarano Gianpiero Bulla (Rsu), Daniele Giordano (Cgil), Maurizio Vezzà (Cobas) Sergio Berti (Csa), Luca Lombardo (Diccap), Mario Ragno (Uil) dopo l'incontro in Prefettura con i tecnici del Comune. I sindacati e le stesse educatrici denunciano da tempo le carenze nell'organico delle scuole comunali (asili e infanzia) di Venezia dove spesso, affermano, le educatrici vengono spostate da una sede all'altra per coprire assenze o dove si sfora totalmente il rapporto numerico tra educatrici-bambini, quest'anno ancora più basso per via delle norme anti Covid. Non è vero che l'organico è carente fanno sapere dal Comune - in ogni caso stiamo elaborando le graduatorie delle supplenti da convocare in caso di necessità. E stiamo per procedere con le assunzioni di 15 nuovi dipendenti Ames. Una misura insufficiente, secondo i sindacati, per compensare l'inadeguatezza della attuale dotazione organica che non permette di rispondere alle esigenze in tema di sicurezza e salute del personale e di qualità del servizio. Tanto che pare che al personale Ames vengano richiesti compiti aggiuntivi anche a sostegno e collaborazione con il personale educativo. Un'altra criticità sollevata è quella relativa alle strutture scolastiche, spesso carenti dal punto di vista della sicurezza e, in alcuni casi segnalati dai rappresentanti dei genitori, anche fatiscenti. C'è tutta una lista d'interventi ferma da anni, denunciano le famiglie: dal riscaldamento rotto nell'ingresso al nido Ciliegio alle finestre del secondo piano senza protezioni della scuola d'infanzia di Sant'Elena. E poi portoni rotti, bagni fuori uso, infiltrazioni con muffa e molto altro. Dai primi sopralluoghi effettuati dagli Rlss di Comune e Ames abbiamo riscontrato moltissime criticità - spiegano dalla Funzione Pubblica della Cgil - le indagini sono ancora in corso ma abbiamo già raccolto tantissime segnalazioni. Tra queste la più recente riguarda il nido Millecolori di Mestre, dove in un'aula è crollato un pezzo di soffitto e i bambini sono stati messi nell'aula dedicata ai casi Covid, con tutti i rischi che questo comporta nell'eventualità di un caso sospetto. Dal Comune però fanno sapere che prenderanno nota delle segnalazioni e che in molte strutture i lavori sono comunque partiti a giugno. Avevano tutto il tempo, durante l'estate, per sistemare le scuole prima della riapertura - commenta Daniele Giordano - La verità è che manca completamente un piano di interventi sulle strutture e di adeguamento degli spazi che è sempre più necessario: ci siamo trovati i lavori ancora da ultimare in alcune scuole già aperte e nulla in moltissime altre. Chiediamo anche alle famiglie di unirsi alle educatrici e al personale ausiliario per difendere i diritti dei loro bambini e di chi li accudisce all'interno dei servizi educativi.
Alice Carlon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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