Palazzo Bembo verso la rinascita

Venerdì 12 Luglio 2019
LO STUDIO
BELLUNO Palazzo Bembo guarda al futuro e lo fa diventando il cuore dello sviluppo imprenditoriale e culturale della città. Tra le mura del vecchio ospedale sono in arrivo il museo archeologico, possibili corsi universitari della Luiss di Roma e InLab che dovrà analizzare il territorio per trovare contributi e soluzioni imprenditoriali.
L'ACCORDO
Rilevare i bisogni della comunità, progettare la ricerca di fondi ed attivarsi per portarli a casa. È questo, in estrema sintesi, il concetto del progetto InLab, che si traduce in una serie di azioni per la valorizzazione dei territori. Finanziato da Fondazione Cariverona nell'ambito del bando Valore e Territori, esso vede schierata una serie di Istituzioni, associazioni e soggetti privati. La presentazione, con la firma da parte dei soggetti della convenzione, è stata organizzata ieri a Palazzo Bembo. A fare gli onori di casa c'era il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, che ha dato il benvenuto al presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, al presidente del consiglio di amministrazione di Israa, Luigi Caldato, a Maurizio Busacca della Fondazione Università Cà Foscari di Venezia. C'erano inoltre Roberto Padrin, presidente della provincia, i sindaci di Sedico (Stefano Deon) Limana (Milena De Zanet), Zoldo (Camillo De Pellegrin), rappresentati di Ponte nelle Alpi e Borgo Valbelluna, il presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti, Renzo Poloni, il presidente e il direttore di Società Nuova, Federico Bristot e Marco Ciociano Bottaretto, il coordinatore di Faber, Fabbrica Europa, Oscar Zanutto e i rappresentanti dei partner istituzionali del progetto. Tra cui Confindustria Dolomiti con la presidente Lorraine Berton. «La strategia del progetto su basa su un modello innovativo di costruzione delle politiche pubbliche che si compone di quattro step: la fase dei bisogni (ascolta), la capacità della comunità locale (impara), la sua attivazione (progetta) e la valutazione continua delle attività (verifica», ha sintetizzato il sindaco Massaro. Ogni fase ha il suo referente in base al settore di cui si occupa.
I TAVOLI DI LAVORO
Ecco che sono organizzati quattro tavoli: per l'ambiente e del turismo ci sarà la Provincia, per la cultura la Fondazione Teatri delle Dolomiti, per i temi legati ad impresa e lavoro Confindustria, per il sociale e l'educazione il Comune di Belluno. In particolare per la fase impara il Comune di Belluno con l'Istituto universitario Salesiano di Venezia attiverà il progetto Rice (Rete internazionale delle città educative) indirizzato a bambini e giovani, Confindustria e la Luiss Business School daranno vita a percorsi di alta formazione pensati per rispondere alle necessità specifiche del settore imprenditoriale, La Fondazione Teatri promuoverà modalità di fruizione degli spazi, coinvolgendo operatori culturali, infine Israa- Faber supporterà la nascita e lo sviluppo di start up innovative e sostenibili. La fase progetta è affidata a Israa- Faber con Società Nuova che sarà in costante confronto con la fase ascolta. Per quanto riguarda l'aspetto legato a verifica ci sarà la Fondazione Ca' Foscari. Il presidente della Fondazione CariVerona, Alessandro Mazzucco, ha ribadito come «l'invito di attivarsi per il progetto è caduto in un terreno molto fertile. L'appello di fare squadra è stato colto». Per la Fondazione Ca' Foscari, invece, Maurizio Busacca ha ribadito come, «questo progetto, più di altri ha saputo accogliere la sfida della cultura e della valutazione».
Federica Fant
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