NUOVI EQUILIBRI
PORDENONE Nella lunga corsa elettorale - trascinata a ottobre dopo il rinvio di primavera causa Covid - a quattro per la conquista del municipio sono impegnate undici liste elettorali: le due singole che sostengono Anna Ciriani e Claut e poi cinque con Ciriani e quattro con Zanolin. Con un numero di candidati che varia da trenta a quaranta.
LE NOVITÀ
Le novità vere sono rappresentate da Anna Ciriani e da Vitto Claut. La sexy-prof con la sua lista AmiAmo Pordenone era scesa in campo già a tarda primavera. Poi il caso dell'esclusione e della riammissione ha di fatto - solo negli ultimi dieci giorni - riaperto un po' i giochi: nel secondo sorteggio post-sentenza Anna Ciriani è finita al secondo posto nella scheda elettorale che gli elettori avranno in mano. Quella di Claut, lista Coalizione Etica-Gilet arancioni, è stata una sorpresa dell'ultimo minuto forse maturata anche sulla scorta anche delle proteste sul Green pass, contro il quale Claut è schierato. Entrambe i candidati, al fine del risultato elettorale, rappresentano un'autentica incognita. Inoltre, rispetto al passato non è possibile alcun tipo di comparazione in quanto cinque anni non erano presenti.
LE COMPARAZIONI
È invece per i due maggiori sfidanti, Alessandro Ciriani e Gianni Zanoli - le comparazioni con le più recenti elezioni - sia le comunali del 2016 che le regionali del 2018 - si possono fare. Ed è all'interno delle stesse coalizioni che si prova a ragionare sui possibili nuovi scenari, pur tenendo conto che nella politica negli ultimi 5 anni il mondo è cambiato. Nella coalizione del centrodestra il sindaco uscente Alessandro Ciriani, in caso di una sua vittoria, si troverà un'alleanza con caratteristiche probabilmente molto diverse dalla maggioranza con la quale ha governato negli ultimi cinque anni. Nel 2016 la sua neonata lista civica era risultata secondo partito con oltre il 17%, di pochissimo dietro al Pd: dieci i seggi conquistati in Consiglio. Mentre i maggiori alleati - Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia - avevano ottenuto un risultato analogo, tutti tra il 7 e l'8%: quattro seggi ciascuno, equilibrio garantito. Stavolta il clima è cambiato e molto probabilmente non sarà così. La Lega in cinque anni è diventata decisamente più forte. Così come Fratelli d'Italia: tanto che qualcuno scommette sul sorpasso tra le due forze. Forza Italia deve fare i conti con l'abbandono di due esponenti di peso in quanto a bacino di voti: l'assessore Walter De Bortoli che ha salutato gli azzurri per la Meloni. E il consigliere Mauro Tavella che ha scelto le fila della Lega. Inoltre stavolta c'è un nuovo alleato: Progetto Fvg che, alle regionali del 2028, a Pordenone ha raccolto quasi il 5% dei voti. Senza contare che il consigliere Franco Giannelli, che 5 anni fa si candidò a sindaco in solitaria raccogliendo quasi il 4%, nel frattempo è confluite nella civica del sindaco Pn Cambia. Ce n'è abbastanza da sconvolgere gli attuali equilibri nella coalizione di Ciriani. Che, sempre se avrà la meglio, dovrà trovare nuove soluzioni (anche in termini di distribuzione di assessorati) molto diverse da quelli attuali.
NEL CENTROSINISTRA
Nella coalizione di centrosinistra (dal Pd fino alla sinistra radicale, passando per i grillini) che candida l'ex assessore Gianni Zanolin, lo scenario è tutto aperto. Le tre storiche civiche (Fiume, Cittadini, Pn1291, la cui somma dei voti era del 17%) si sono unite fondando La Civica: bisognerà capire quale sarà l'effetto fusione. Nel frattempo è nata una nuova civica, Bene Comune che rappresenta anche le sensibilità della sinistra radicale. Il Pd, 5 anni, era il primo partito con il 17,55: manterrà quel risultato? Zanolin ha adottato una strategia diversa disegnando una potenziale giunta in caso di vittoria: ha indicato ormai da settimane il suo vicensindaco (l'infermiera Cristina Gattel) e l'assessore alla Sicurezza (il vigile del fuoco Stefano Zanut). Un segnale chiaro a tutti gli alleati.
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Nella lunga corsa elettorale - trascinata a ottobre dopo il rinvio di primavera causa Covid - a quattro per la conquista del municipio sono impegnate undici liste elettorali: le due singole che sostengono Anna Ciriani e Claut e poi cinque con Ciriani e quattro con Zanolin. Con un numero di candidati che varia da trenta a quaranta.
LE NOVITÀ
Le novità vere sono rappresentate da Anna Ciriani e da Vitto Claut. La sexy-prof con la sua lista AmiAmo Pordenone era scesa in campo già a tarda primavera. Poi il caso dell'esclusione e della riammissione ha di fatto - solo negli ultimi dieci giorni - riaperto un po' i giochi: nel secondo sorteggio post-sentenza Anna Ciriani è finita al secondo posto nella scheda elettorale che gli elettori avranno in mano. Quella di Claut, lista Coalizione Etica-Gilet arancioni, è stata una sorpresa dell'ultimo minuto forse maturata anche sulla scorta anche delle proteste sul Green pass, contro il quale Claut è schierato. Entrambe i candidati, al fine del risultato elettorale, rappresentano un'autentica incognita. Inoltre, rispetto al passato non è possibile alcun tipo di comparazione in quanto cinque anni non erano presenti.
LE COMPARAZIONI
È invece per i due maggiori sfidanti, Alessandro Ciriani e Gianni Zanoli - le comparazioni con le più recenti elezioni - sia le comunali del 2016 che le regionali del 2018 - si possono fare. Ed è all'interno delle stesse coalizioni che si prova a ragionare sui possibili nuovi scenari, pur tenendo conto che nella politica negli ultimi 5 anni il mondo è cambiato. Nella coalizione del centrodestra il sindaco uscente Alessandro Ciriani, in caso di una sua vittoria, si troverà un'alleanza con caratteristiche probabilmente molto diverse dalla maggioranza con la quale ha governato negli ultimi cinque anni. Nel 2016 la sua neonata lista civica era risultata secondo partito con oltre il 17%, di pochissimo dietro al Pd: dieci i seggi conquistati in Consiglio. Mentre i maggiori alleati - Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia - avevano ottenuto un risultato analogo, tutti tra il 7 e l'8%: quattro seggi ciascuno, equilibrio garantito. Stavolta il clima è cambiato e molto probabilmente non sarà così. La Lega in cinque anni è diventata decisamente più forte. Così come Fratelli d'Italia: tanto che qualcuno scommette sul sorpasso tra le due forze. Forza Italia deve fare i conti con l'abbandono di due esponenti di peso in quanto a bacino di voti: l'assessore Walter De Bortoli che ha salutato gli azzurri per la Meloni. E il consigliere Mauro Tavella che ha scelto le fila della Lega. Inoltre stavolta c'è un nuovo alleato: Progetto Fvg che, alle regionali del 2028, a Pordenone ha raccolto quasi il 5% dei voti. Senza contare che il consigliere Franco Giannelli, che 5 anni fa si candidò a sindaco in solitaria raccogliendo quasi il 4%, nel frattempo è confluite nella civica del sindaco Pn Cambia. Ce n'è abbastanza da sconvolgere gli attuali equilibri nella coalizione di Ciriani. Che, sempre se avrà la meglio, dovrà trovare nuove soluzioni (anche in termini di distribuzione di assessorati) molto diverse da quelli attuali.
NEL CENTROSINISTRA
Nella coalizione di centrosinistra (dal Pd fino alla sinistra radicale, passando per i grillini) che candida l'ex assessore Gianni Zanolin, lo scenario è tutto aperto. Le tre storiche civiche (Fiume, Cittadini, Pn1291, la cui somma dei voti era del 17%) si sono unite fondando La Civica: bisognerà capire quale sarà l'effetto fusione. Nel frattempo è nata una nuova civica, Bene Comune che rappresenta anche le sensibilità della sinistra radicale. Il Pd, 5 anni, era il primo partito con il 17,55: manterrà quel risultato? Zanolin ha adottato una strategia diversa disegnando una potenziale giunta in caso di vittoria: ha indicato ormai da settimane il suo vicensindaco (l'infermiera Cristina Gattel) e l'assessore alla Sicurezza (il vigile del fuoco Stefano Zanut). Un segnale chiaro a tutti gli alleati.
D.L.
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