«Nell'avvio di stagione segnali incoraggianti»

Domenica 20 Giugno 2021
FIDUCIA PACATA
BELLUNO C'è un grande punto di domanda sulla stagione estiva in alta quota. I contagi sono sempre più bassi, ma le restrizioni per il contenimento del virus (seppur poche) restano. Ogni paese, inoltre, ha le proprie regole in materia di covid e questo non aiuta chi vuole raggiungere le Dolomiti dall'estero. Basti pensare alla quarantena di 5 giorni decisa venerdì per coloro che arrivano dall'Inghilterra.
TANTE INCOGNITE
In generale, il settore esprime una fiducia pacata: «C'è un leggero ottimismo e tante incognite» riflette Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno Dolomiti. Insomma, sarà un'altra estate appesa a un filo che si chiama pandemia. «Giugno ormai è finito continua De Cassan e si lavora soprattutto nei fine settimana. I mesi di luglio e agosto invece saranno abbastanza buoni. Il 60% del settore è già stato prenotato. Parliamo di italiani, principalmente. Il problema sarà a settembre». Qui la percentuale di prenotazioni si abbassa, e di parecchio, fermandosi al 30%: «Non c'è il traffico delle grandi occasioni. Saranno tutte vacanze dell'ultimo minuto com'era prevedibile. Ci stiamo riprendendo piano piano e con molta fatica».
OLTREMANICA
Di certo, non ci saranno i turisti inglesi. Raggiungere le Dolomiti e rimanere 5 giorni fermi in albergo per la quarantena (regola che vale anche per i vaccinati) eliminerà ogni desiderio di fuggire dall'Inghilterra per una settimana di piacere. Un'altra discriminante sarà il tempo meteorologico che, nel 2020, aveva graziato le montagne bellunesi regalando una stagione ottima sotto tutti i punti di vista. La speranza è che si ripeta uguale. A mettere il bastone tra le ruote ci pensa però il richiamo della seconda dose di vaccino anti-covid che per molti coinciderà con le ferie. Ci sarà la possibilità di spostarlo nella provincia in cui si prenoterà il soggiorno ma per il presidente di Federalberghi è un'opzione che non aiuterà per niente il turista: «Ricordiamoci che ci possono essere degli effetti collaterali di uno o due giorni. Mi rovino l'intera vacanza per questo motivo?».
A CORTINA
La previsione di una stagione turistica fiacca, rispetto al periodo pre-covid, investe anche Cortina d'Ampezzo. «È partito tutto molto lentamente racconta Roberta Alverà, presidente degli albergatori di Cortina Chi aveva provato ad aprire a fine maggio-inizio giugno non ha rilevato grandi numeri. Soltanto dal week-end scorso, grazie anche alle temperature più calde, abbiamo ritrovato una rinnovata fiducia nella stagione estiva e ci siamo accorti che sta ripartendo». Entro la fine del mese tutte le strutture avranno aperto le porte ai turisti. Si prevedono grandi numeri soprattutto per il fine settimana del 25-26-27 giugno in cui si svolgerà la Cortina Trail 2021. «Ci saranno 4mila partecipanti sottolinea Alverà è un evento importante che riempie quasi tutto il paese e che nel 2020 era saltato per il covid. Se dobbiamo parlare di una ripartenza questa manifestazione ci dà sicuramente il via. Siamo ottimisti e confidiamo in un'estate discreta».
ADDIO A 6 STRANIERI SU 10
Oltre alla corsa in montagna, partirà a breve anche Cortina tra le righe. «Bisogna essere fiduciosi e lasciarsi alle spalle quello che è successo» commenta Gherardo Manaigo, proprietario dell'hotel de la Poste in centro a Cortina d'Ampezzo. Il suo albergo, uno dei più famosi delle Dolomiti, aprirà lunedì ed ha già raccolto prenotazioni da mezza Europa. A mancare è il turismo d'oltre oceano. Spiega Manaigo che nel 2020 «l'hotel ha perso il 60% degli stranieri». Ma la speranza che tutto possa tornare come prima è ancora viva tanto che il de la Poste ha già preso contatti con i tour operator per vendere le camere in tutto il mondo per la stagione del 2022. «Guardiamo avanti conclude Manaigo siamo imprenditori: dobbiamo sperare».
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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