Negativi i tamponi al personale, ma due in isolamento

Mercoledì 8 Luglio 2020
Negativi i tamponi al personale, ma due in isolamento
LA COOPERATIVA
VENEZIA «Come va? C'è che non è facile spiegare a tutti il perché di un ritorno in quarantena: sono persone libere di muoversi e hanno sempre rispettato tutte le regole. Si chiedono perché adesso non possono più uscire. Ma la situazione, a parte qualche momento di leggera tensione, è sotto controllo». Maurizio Trabuio è il responsabile della cooperativa Città Solare che gestiste l'ostello A Colori di Giare, dove sono in isolamento 23 ospiti dopo che un mediatore culturale camerunense residente in provincia di Padova, è stato trovato positivo al coronavirus.
Da quel giorno - era sabato scorso - sono scattate tutte le norme previste dal codice dell'emergenza Covid.
Domenica i ventitré ospiti sono stati sottoposti al tampone, e sono risultati tutti negativi. Il giorno dopo è toccato anche a quattro operatori che lavorano nell'ostello di Giare: l'esito, sempre negativo, è arrivato ieri ma i quattro operatori hanno seguito strade diverse. Due, entrambi residenti nel Padovano, ed entrati in contatto l'1 luglio con il mediatore culturale camerunense, sono stati messi in isolamento fiduciario a casa loro. Gli altri due, residenti invece nel Veneziano e che non avevano incontrato il collega nei giorni prima, sono stati testati più per precauzione, ma non sono chiusi in casa e continuano a raggiungere l'ostello A Colori per portare avanti il proprio lavoro con gli ospiti.
«Il nostro operatore culturale scoperto positivo al virus - spiega ancora Maurizio Trabuio - è in isolamento a casa e sta bene: non accusa sintomi particolari e siamo certi che alla fine di questo tornerà a svolgere come sempre il suo fondamentale lavoro». Su come possa aver contratto il virus, l'ipotesi principale è che il contagio sia avvenuto durante la vita di tutti i giorni dal momento che sul luogo di lavoro non si sono avuti altri casi di Covid-19. Intanto nei prossimi giorni l'Ulss 3 replicherà i tamponi agli ospiti del centro di Giare e sugli operatori per verificare eventuali casi, prima del libera tutti in agenda il 14 luglio
«I ragazzi stanno cercando di comprendere come mai non possono muoversi - aggiunge il responsabile della coop Città Solare - Non è facile, a volte non comprendono bene la gravità del momento, ma non ci sono emergenze. Hanno sempre rispettato tutte le regole e lo faranno anche questa volta anche se non si danno ragione come mai devono rimanere ancora chiusi in quarantena. I carabinieri però hanno spiegato le direttive».
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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