Morsi, testate e pugni in faccia: «A bordo serve più sicurezza»

Martedì 29 Gennaio 2019
Morsi, testate e pugni in faccia: «A bordo serve più sicurezza»
I SINDACATI
PADOVA In questo caso stiamo parlando di un'aggressione verbale da parte di un autista ai danni di una passeggera, ma negli ultimi anni sono state decine e decine gli episodi che hanno invece visto conducenti e controllori presi di mira dagli utenti di bus e tram.
Un fatto molto grave era capitato ad esempio lo scorso 9 luglio quando all'interno del tram in prossimità della fermata di corso del Popolo un senegalese di 21 anni aveva aggredito un controllore. Immediatamente in soccorso del collega erano arrivati altri due verificatori: uno era stato violentemente strattonato, l'altro addirittura preso a morsi. Sul posto erano arrivati nel giro di qualche minuto gli agenti delle Volanti per arrestare Deng Amarth (denunciato in passato per episodi simili). L'accusa è sempre la stessa: violenza e lesioni nei confronti di pubblico ufficiale. Il giovane controllore preso a morsi aveva dovuto anche sottoporsi ad una profilassi per verificare eventuali contagi. La ragazza, colpita violentemente allo sterno, se l'era cavata con una settimana di prognosi e tanta paura. Lo stesso periodo di convalescenza era stato prescritto anche all'altro controllore strattonato.
UNA SETTIMANA DA INCUBO
Nell'agosto del 2017, quindi nella stessa estate dell'ultimo video, una giovane verificatrice era stata presa per il collo da un immigrato senza biglietto ed era finita al pronto soccorso. La settimana precedente, invece, ad essere aggredito era stato un controllore cinquantenne, sempre in servizio sul tram, preso di mira da un ragazzo di Villafranca padovana. Nella stessa settimana da incubo era finita in pronto soccorso anche una verificatrice di 30 anni, una delle giovani che l'azienda aveva assunto per contrastare il fenomeno dell'evasione. Un fenomeno che pesa sui bilanci di Busitalia Veneto per circa due milioni di euro all'anno.
VIGILANTI ARMATI
Negli ultimi anni si ricordano anche pugni in faccia, calci violenti, testate in grado di provocare una frattura al naso. Quella registrata negli ultimi anni è stata una vera e propria escalation. Per questo motivo nel 2016, i vertici di Busitalia avevano pure pensato di ingaggiare dei rangers armati. L'esperimento, però, aveva avuto poco successo e appena un mese dopo il servizio non era stato riconfermato. A sostituire queste figure sono stati dei verificatori assunti a tempo determinato. Lavoratori che, a più riprese, sono stati vittima di atti di violenza.
«Episodi di questo genere sono ormai quotidiani» dicono da mesi i sindacati, chiedendo una maggior sicurezza per i lavoratori. La sicurezza di autisti e controllori a bordo di bus e tram è anche al centro di un lunghissimo braccio di ferro che i sindacati di base hanno ingaggiato con l'azienda. Un braccio di ferro che è stato la causa di una serie di scioperi, l'ultimo dei quali lo scorso 15 dicembre.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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