Mondiali nel 2021 e ipotesi rinvio la Fondazione lavora su due fronti

Mercoledì 27 Maggio 2020
IL COLLOQUIO
CORTINA Negli uffici di Fondazione Cortina 2021 il lavoro avanza su due binari: da una parte prosegue l'organizzazione secondo il calendario già fissato, che prevede la disputa dei Campionati del mondo di sci alpino nel febbraio 2021; dall'altra si guarda al possibile rinvio, qualora la Federazione internazionale sci dovesse recepire la proposta di spostare l'evento al marzo 2022, dopo le Olimpiadi invernali di Pechino. «Qui in Fondazione abbiamo ripreso l'attività conferma l'amministratore Valerio Giacobbi e siamo operativi in una duplice modalità. In rispetto delle disposizioni sulla sicurezza sanitaria, lavoriamo in forma di smart working; alcuni sono qui in ufficio, altri sono a casa e ci alterniamo, facciamo dei turni. Siamo molto cauti, attenti alla sicurezza di chi opera e di chi accede agli uffici. Abbiamo però voluto che ci fosse qui qualcuno, in modo da accogliere la gente. Vogliamo garantire il funzionamento della struttura e la presenza». In quanto alla proposta di rinvio di tredici mesi, Giacobbi condivide appieno la scelta fatta dall'Italia e sottoposta alla Fis: «La richiesta formulata dalla Federazione italiana sport invernali, che è stata appoggiata da tutti noi, ha l'obiettivo di riuscire a proporre un Mondiale più completo, in ogni sua parte, in linea con quanto previsto sin dall'inizio. Vogliamo dare il massimo valore alla presenza degli spettatori sulle tribune e in pista; pensiamo all'impatto di questo evento sulla comunità; siamo attenti alle esigenze e alla presenza degli sponsor. La nostra preoccupazione è che nel 2021 non si possa avere tutto questo, a causa delle apprensioni per la salute, che potrebbero permanere sino ad allora. Il nostro obiettivo è valorizzare l'importante investimento che è stato fatto in questi anni».
LE INCOGNITE SANITARIE
Il motivo principale della richiesta di rinvio resta comunque l'emergenza sanitaria: «I nostri timori riguardano gli spostamenti degli atleti, che confluiranno qui da tutto il mondo, con lo staff delle squadre e quant'altro concorre a fare un Mondiale. Ci sono inoltre le difficoltà determinate dall'osservanza delle complesse procedure, necessarie per essere tutti più tranquilli». Giacobbi conferma che al momento il programma è ancora quello originario, con i Mondiali fissati nel febbraio 2021; la risposta della Fis è attesa per il 1 luglio e per tutto il prossimo mese di giugno si dovrà lavorare per predisporre entrambe le opzioni: «Sinceramente speravamo che la decisione fosse presa prima di luglio; restare ancora un mese con due strade aperte fa in modo che tutto sia più complesso, ma lo facciamo. Siamo pronti in ogni caso. Le piste della Tofana e la parte tecnica erano già a posto per le Finali di Coppa del mondo dello scorso marzo, che poi sono state annullate. Ancora di più sono pronte per i Mondiali nel 2021. Se dovessimo avere un anno di più a disposizione, questo tempo sarebbe positivo, ci darebbe l'opportunità di pensare ad altre opere importanti, seppure non strategiche per le gare. Il nostro lavoro è ottimizzare l'uso delle risorse che abbiamo a disposizione, verso il risultato. In un caso o nell'altro».
IL CALENDARIO DELLA COPPA
Resta il dubbio di cosa potrà accadere a Cortina nel 2021, qualora la Fis accordasse il rinvio dei Mondiali al 2022: «E' presto per saperlo o per dirlo commenta Giacobbi perché il calendario della Coppa del mondo non è ancora definitivo. La pandemia Covid-19 è un problema comune, che grava anche sugli altri organizzatori, non soltanto su di noi, e genera incertezza per lo svolgimento di ogni manifestazione. Ci sono ipotesi sulla possibilità di proporre a Cortina taluni eventi. Ritengo invece del tutto improbabile che si possano recuperare le Finali di Coppa 2020, ormai irrimediabilmente annullate». M.Dib.
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