MOBILITÀ
VENEZIA La Giunta Brugnaro porta il People Mover nell'alveo del

Venerdì 3 Luglio 2020
MOBILITÀ VENEZIA La Giunta Brugnaro porta il People Mover nell'alveo del
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VENEZIA La Giunta Brugnaro porta il People Mover nell'alveo del trasporto pubblico locale. Un po' a sorpresa, scartabellando le carte, l'amministrazione in carica si è resa conto che in passato, la funicolare che collega il Tronchetto a piazzale Roma, con fermata intermedia alla Marittima, mai era stata classificata come servizio di Tpl a impianto fisso (come il tram, in buona sostanza). Per questo, una delibera proposta dagli assessori Renato Boraso e Michele Zuin ha provveduto alla modifica, dando mandato all'Ufficio periferico dell'Ente di governo del trasporto pubblico locale del bacino di Venezia, di compiere gli atti necessari all'inserimento della disciplina della sua gestione nel contratto di servizio in house con Avm, proseguendo il processo di integrazione tariffaria. «È un'opportunità in più spiega Boraso perché questo ci permetterà di chiedere dei contributi alla Regione. Ci è parso particolarmente singolare scoprire questa esclusione, penso una dimenticanza che purtroppo talvolta è espressione di incapacità».
Il cardine normativo che ha permesso l'operazione sta nella definizione di servizi pubblici di trasporto regionale e locale che comprendono i servizi di trasporto di persone e merci, che non rientrano tra quelli di interesse nazionale tassativamente individuati. Finora il People Mover era solo un bene del Comune in gestione fino al 2049 ad Avm. Costato a suo tempo 20 milioni di euro, fu inaugurato nell'aprile del 2010, ma è da sempre in rosso. «E adesso, dopo la pandemia, i tempi sono ancora più duri annota l'assessore Boraso perché il crollo dei flussi turistici di provenienza orientale che gravitano sul Tronchetto viaggia attorno al 70%, contraendo i trasporti sulla funicolare. Riclassificarla vuol dire mettersi nelle condizioni di chiedere dei fondi per il trasporto che la Regione trasferisce all'Ente di governo che a sua volta li distribuisce ai Comuni sulla base dell'esercizio chilometrico». Anche la perdita del People Mover è sempre stata appianata con i proventi della navigazione grazie al biglietto turistico da 7,50 euro. Navigazione che già salva i deficit del trasporto in terraferma, meno dieci milioni di euro l'anno, dei ferry boat, meno 8 milioni, e del tram, meno 3 milioni e mezzo. Una sorta di pozzo di San Patrizio dove tutti attingono ma che ora, col crollo delle presenze dei visitatori, è a rischio: «Il deficit di Avm si è contenuto a 39 milioni, ma abbiamo 9 milioni di incassi in meno al mese fa sapere Boraso Se non ci fosse stato l'accantonamento di 62 milioni da parte di questa amministrazione sarebbero guai seri».
Alvise Sperandio
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