Metalmeccanico, segnali positivi Le imprese ora fanno assunzioni

Martedì 26 Gennaio 2021
Metalmeccanico, segnali positivi Le imprese ora fanno assunzioni
LE AZIENDE
BELLUNO «In provincia di Belluno sia il settore del Freddo che quello dell'Alluminio stanno andando bene. E il segno è positivo anche per quello degli elettrodomestici». La crisi c'è, ma non dappertutto. È Stefano Bona, di Fiom Cgil, a scattare la fotografia del momento: «Alla Costan abbiamo firmato un contratto che prevede degli orari a scorrimento e degli investimenti. Alla Hydro e alla Pandolfo ci sono segnali positivi così come alla Npe che produce componenti elettroniche. Volumi in crescita anche alla Clivet e alla Mitsubishi». A pagare più cari gli effetti del covid sono ovviamente i fornitori del settore Ristorazione. Ma, in generale, «ciò che sta accadendo nel settore metalmeccanico ci permette di guardare al futuro con maggiore serenità».
SOSPIRO DI SOLLIEVO
La dimostrazione più lampante di questa tendenza, tutt'altro che negativa nonostante il periodo, si trova a Limana. Si parla di Costan, un brand specializzato nelle refrigerazione commerciale che fa parte del gruppo multinazionale Epta. Nel 2020, in piena pandemia, ha assunto 310 persone. «In un anno che ha messo tutti alla prova abbiamo dimostrato di essere una squadra resiliente spiega l'azienda Chiaro esempio di questo approccio è stata la decisione di valorizzare l'investimento formativo nelle proprie risorse confermando a tempo indeterminato, solo a Limana, 60 persone. Una scelta di coraggio fatta in un momento in cui le prospettive per il futuro erano incerte». Nel secondo semestre una ripresa netta che ha permesso alla Epta di inserire ulteriori risorse creando un bacino di oltre 250 contratti a tempo determinato. «Gli ultimi mesi ci hanno consentito un buon recupero del premio di risultato, con un output di 1.913 euro nella sua parte variabile e la conferma dei 250 euro di buoni welfare come regalo natalizio».
SMART WORKING
Anche alla Costan, a partire da ottobre, circa 200 persone sono finite in smart-working con la possibilità di lavorare in una sede diversa dall'ufficio. Operazione che ha portato, nella vita lavorativa dei dipendenti, «maggiore flessibilità, autonomia e fiducia, a favore di una superiore responsabilizzazione dei collaboratori». Si è chiarito che alcune realtà sono riuscite ad adattarsi e, addirittura, ad aumentare il proprio organico.
LE INCOGNITE
Ma cosa succederà in futuro? «Il primo trimestre sarà sicuramente in crescita (ed è solo il 25 di gennaio, ndr) fa sapere Bona, di Fiom Cgil ma anche la chiusura del 2020 potrebbe essere positiva per il Metalmeccanico. Questo potrebbe farci sperare bene per la tenuta occupazionale quando verrà meno il blocco dei licenziamenti». E continua: «Al momento nessuna azienda ha manifestato l'intenzione di presentare licenziamenti collettivi al venir meno del divieto. Le multinazionale tengono comunque meglio delle piccole aziende locali. Molte produzioni che venivano esternalizzate ora sono vengono fatte all'interno». L'obiettivo, vista l'attualità dell'emergenza sanitaria, è anche quello di ridurre gli spostamenti delle merci e quindi delle persone. Da inizio 2020, nel settore metalmeccanico, c'è stato un aumento considerevole del numero di assunzioni. Considerevole per il periodo eccezionale legato alla diffusione del covid-19. Si parla di qualche centinaio di nuovi contratti. Ce ne sono stati alla Epta, soprattutto nel secondo semestre, ma anche alla Pandolfo e alla Sest.
BLOCCO DEGLI STRAORDINARI
«Ora il contesto del metalmeccanico conclude Bona è caratterizzato dal blocco degli straordinari per il mancato rinnovo dei contratti. Per questa ragione i sindacati non trattano sulla richiesta di straordinari e questi avvengono su base volontaria ma la pressione è fortissima». Insomma, un'arma su cui i sindacati intendono puntare in fase di trattativa nazionale per il rinnovo dei contratti.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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