MESTRE (F.Spo.)Abituata a passare almeno una volta al giorno davanti al termoscanner

Giovedì 17 Giugno 2021
MESTRE (F.Spo.)Abituata a passare almeno una volta al giorno davanti al termoscanner posto all'ingresso del liceo Stefanini, Chiara Mamaca, maturanda dell'indirizzo scientifico di scienze applicate dell'istituto, ha deciso di dedicare allo strumento per la misurazione in tempo reale della temperatura corporea, un elaborato dal titolo Termoscanner e geometrie non euclidee, che ieri ha discusso all'esame orale. «Cogliendo l'aspetto di realismo pandemico ha raccontato la studentessa ho deciso di studiare il virus Covid-19 in biologia. Ho creato un collegamento, e dovendo parlare di termoscanner, ho spiegato l'origine delle onde elettromagnetiche e delle radiazioni infrarosse. Questi strumenti, infatti, funzionano con radiazione, e per fare degli esempi, ho descritto gli apparecchi militari utilizzati per vedere una persona al buio: il termoscanner rivela la temperatura di qualsiasi cosa, anche senza luce». Quel termoscanner, che Chiara ha conosciuto in tanti mesi di Covid, e davanti a cui lei e i compagni si sono fermati almeno una volta al giorno all'ingresso della scuola. «Ho accennato poi all'effetto dell'entrata del virus su un corpo ha spiegato la ragazza - aumentano velocità, metabolismo, gettata cardiaca, le dimensioni dei vasi sanguigni, che si rivelano nei polsi, sulla fronte. Si tratta di uno studio scientifico sulla quotidianità della pandemia. Anche oggi, che ho sostenuto la prova orale, ho pensato a gesti entrati nella nostra routine, come l'uso della mascherina, il valore dell'autodichiarazione di buona salute, l'importanza della distanza dai professori, il significato della parola isolamento. Appartenendo all'indirizzo di scienze applicate, durante il periodo di didattica a distanza, Chiara è comunque riuscita a frequentare le lezioni nei laboratori di chimica e fisica. Al contrario di uno studente di un altro indirizzo dello Stefanini, la cui madre, ieri mentre lo aspettava all'uscita della scuola, ha raccontato che a causa della chiusura Covid del liceo, il figlio ha perso l'occasione di un'attività di stage a Dublino (un mese per un progetto di alternanza scuola-lavoro), come nessuno degli studenti di quarta e quinta è potuto andare all'estero, perdendo «una fetta di formazione, e per molti un anno di vita».
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