Mercoledì delle ceneri e funerali cancellati

Martedì 25 Febbraio 2020
L'INCONTRO
BELLUNO «Dispiace ma abbiamo già messo gli avvisi. Questa mattina niente esequie per don Bernardo D'Agostini, le rimanderemo, ci sarà solo la sepoltura in forma privata» spiega il vescovo monsignor Renato Marangoni sul pianerottolo della prefettura all'uscita dall'incontro. Dopo il summit con il prefetto Adriana Cogode sono stati praticamente tutti cancellati gli appuntamenti religiosi della settimana. «Ci atteniamo alle disposizioni e precauzioni indicate - prosegue il vescovo - questa era una settimana particolarmente piena di eventi per noi. Sospenderemo le celebrazioni del mercoledì delle ceneri e di domenica primo marzo, compresi gli incontri dei Giorni dello spirito e di comunità che rimanderemo a una delle settimane successive. Di conseguenza abbiamo sospeso anche il Convegno diocesano di domenica primo marzo a Longarone, con l'intenzione di posticiparlo. Ho ricevuto molte telefonate dai parroci oggi. È difficile dare risposte sul come comportarsi ma è sicuramente importante dare una risposta univoca ai fedeli altrimenti si genera confusione». Tra le celebrazioni che rischiano di saltare c'è anche un matrimonio a Canale d'Agordo previsto per questa settimana. Uno di quegli appuntamenti che si pianificano per una vita e l'emergenza sanitaria rischia di far saltare.
L'INCONTRO
All'appuntamento in prefettura, convocato per le 17, iniziato a ridosso delle 18 e terminato dopo oltre un'ora e mezza una partecipazione straordinaria di primi cittadini. Quasi tutti presenti i sindaci della provincia. «Ho trovato un clima tranquillo - ha spiegato il prefetto di Belluno Cogode - chiaramente ci sono delle disposizioni di carattere sanitario e altre di ordine pubblico ma da questo punto di vista non c'è alcun dispositivo in atto anche se l'attenzione è molto alta. Intanto la chiusura delle scuole è prevista per una settimana poi si capirà. Ci ritroviamo venerdì. Nella speranza di capire l'evoluzione e di fare un primo bilancio. L'Usl nel frattempo farà delle riunioni per decidere come gestire centri diurni e case di riposo». Il prefetto ha anche sottolineato l'importanza della protezione civile in questa fase e si è poi soffermata su due aspetti puntali. «Massima - ha spiegato - è l'allerta per quanto riguarda i tentativi di truffa. Sappiamo che scattano quando aumenta la vulnerabilità. In questo senso c'è già allettamento forze di polizia e stiamo facendo sensibilizzazione. La gente deve ascoltare solo le indicazioni delle autorità». L'altro tema riguarda il 112. Anche in provincia si sono registrati dei sovraccarichi, se non degli abusi, al numero unico d'emergenza. «Usatelo con prudenza». È l'invito rivolto ai cittadini dal Prefetto. All'incontro sono emersi chiaramente anche i timori legati alle disdette agli albergatori. «Non discutiamo le regole ma le applichiamo» ha spiegato il presidente della provincia Roberto Padrin, citando il suo collega di Milano Beppe Sala. «La situazione è preoccupante e da monitorare - prosegue - ma va gestita con buonsenso senza panico. Aspettiamo di capire quanto dureranno questi provvedimenti».
IL PARADOSSO
«Mio figlio è stato da voi per la settimana bianca a inizio febbraio, mi potete fare un certificato che non ha contratto il coronavirus». La telefonata, emersa a margine dell'incontro con il prefetto, ha avuto come destinatario il primo cittadino di Falcade Michele Costa. A chiamare la mamma di un bambino di Roma. Una richiesta che inquadra quanto la psicosi abbia superato le severissime misure di precauzione.
Andrea Zambenedetti
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