Maxi Carosello, Bolzano favorevole

Giovedì 20 Febbraio 2020
OLTRE CONFINE
BELLUNO «Nessun preconcetto su un comprensorio che ci colleghi anche a Cortina. Nessuna rivalità. Anzi». Chi si aspettava che l'Alto Adige chiudesse la porta all'idea di un maxi Carosello che potrebbe collegare tutti gli impianti della provincia di Belluno e quindi anche quelli dell'Alto Adige (Arabba e Corvara sono già collegati attraverso il Sellaronda) deve ricredersi. Il progetto degli imprenditori funiviari e della regione Veneto di collegare piste e impianti di risalita di Zoldano, San Pellegrino e Cortina, permetterebbe di creare un sistema molto più grande visto che da Arabba si possono già raggiungere Val Gardena, Alta Badia e Val di Fassa. Insomma la rete verrebbe estesa alle due province. Al convegno degli industriali il governatore del Veneto Luca Zaia ha spiegato che diventerebbe: «Il più importante comprensorio sciistico al mondo». Un piano davanti al quale i vicini di casa avrebbero quantomeno diritto di veto. Non sarà così. A Bolzano, invece, guardano con grande interesse al piano.
CAMBIO DI STRATEGIA
«La mobilità non ha confini, bisogna cambiare strategia. Pensare e agire a livello integrato. Solo così possiamo vincere». È rinchiuso in queste due frasi l'approccio dell'Alto Adige su come sono destinati a cambiare i rapporti con il Veneto. A parlare è Daniel Alfreider, assessore della provincia di Bolzano con delega a infrastrutture e mobilità (oltre a cultura Ladina e formazione). Alfreider vive a Colfosco, il borgo abitato più elevato dell'Alta Badia ed è stato assessore a Corvara. Ma è più per il ruolo, che per il luogo di residenza, che il suo parere ha un peso elevato nel progetto.
LA PREMESSA
Alfreider parte però da una premessa: «Quello che è importante è che la volontà nasca anche dal territorio. Il progetto deve essere creato assieme alla gente che ci vive. Spero che i dettagli del progetto possano essere discussi sul posto perché oggi, parlandone in modo generico si fatica a entrare nel dettaglio. Da parte nostra comunque non c'è preclusione a essere collegati con Cortina. Anzi. Però, ripeto, ci deve essere condivisione».
COLLEGAMENTI
I rapporti con i vicini di casa dell'Alto Adige nella programmazione in chiave olimpica saranno determinanti, soprattutto sul fronte della realizzazione delle opere. «Stiamo seguendo lo sviluppo delle infrastrutture anche a Livinallongo con il progetto che riguarda Pieve e con la mobilità per le Olimpiadi - prosegue l'assessore - credo valga lo stesso modello anche per gli impianti a fune che ormai rappresentano parte integrante della mobilità. Noi vediamo che dove è integrata la mobilità con il treno e le zone sciistiche i risultati stanno arrivando e sono importanti».
PADOLA SESTO
Un'altra opera a cui l'Alto Adige guarda con grande interesse è la Padola Sesto. Il Carosello del Comelico, bloccato dai vincoli della sovrintendenza e sui cui passi in avanti, nessuno sembra in grado di sbilanciarsi apertamente. «Per la situazione di quel collegamento dispiace molto, so che ci si sta ragionando. Ma sono convintissimo che potrebbe portare grandi benefici. Anche sul fronte della mobilità urbana».
Andrea Zambenedetti
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