Massacro di Rolle: supertestimoni per incastrare Papa

Venerdì 6 Luglio 2018
Massacro di Rolle: supertestimoni per incastrare Papa
INCIDENTE PROBATORIO
CISON DI VALMARINO Ci sarebbero due supertestimoni nelle indagini della Procura sul delitto dei coniugi Loris e Annamaria Nicolasi, la coppia di anziani, marito e moglie, trucidati lo scorso 1. marzo nel giardino della loro casa di Rolle. Due persone che potrebbero aver visto e sentito qualcosa che è ritenuto di enorme importanza dal sostituto Procuratore Davide Romanelli, che per quell'efferato omicidio ha indagato il 35enne Sergio Papa, accusato di omicidio e attualmente in custodia cautelare nel carcere di Treviso. Tanto che il pubblico ministero ha chiesto al giudice gip di sentirli durante l'incidente probatorio. La decisione del giudice per le indagini preliminari è attesa nei prossimi giorni.
MASSIMO RISERBO
Sull'identità di queste due persone vige il massimo riserbo. La richiesta di Romanelli di raccogliere le loro testimonianze prima del dibattimento sarebbe legata in un caso al fatto che uno dei due soffre di una grave condizione clinica. L'altro invece potrebbe conoscere dettagli che risulterebbero decisivi per rafforzare l'ipotesi degli inquirenti. Si tratterebbe infatti di una persona che avrebbe parlato con Papa nei giorni successivi a quelli dell'omicidio e che evidentemente sarebbe a conoscenza di elementi importanti. Il 35enne, che continua a dirsi innocente, era stato arrestato dopo un'accurata indagine svolta dai carabinieri, arrivati a lui basandosi su alcune intercettazioni ambientali e telefoniche come anche grazie ad alcune testimonianze degli abitanti del posto, che lo avrebbero visto aggirarsi in paese il giorno prima e il giorno stesso della mattanza dei Nicolasi. Luoghi che Papa conosce bene, che frequentava spesso e dove qualcuno lo aveva persino visto dormire all'aperto o in ripari di fortuna.
INCASTRATO DAL DNA
Il telefono di Papa, il cui dna è stato ritrovato sotto le unghe di Annamaria Nicolasi forse a confermare la tesi della colluttazione con la donna che avrebbe cercato di difendersi dall'assassino, era stato inoltre agganciato dalle celle della zona di Cison proprio il 1. marzo. Le manette sono poi scattate a Mestre, dove l'uomo è stato bloccato mentre, secondo gli inquirenti, stava cercando di scappare. Per la Procura Papa avrebbe ucciso i Nicolasi armato, come suggerisce l'esito dell'autopsia, probabilmente di una roncola, dopo essersi introdotto nella proprietà per rubare. Il giorno prima lui e Loris Nicolasi, che lo aveva scoperto vicino al capanno degli attrezzi, avevano avuto una furiosa discussione, preludio al gravissimo episodio di sangue di cui si sarebbe macchiato il mattino successivo. Scoperto mentre cercava di introdursi in casa praticamente all'alba, Papa avrebbe colpito selvaggiamente i due anziani infierendo sui loro corpi in maniera crudele, in particolare su Loris Nicolasi, ucciso da un fendente al collo che lo ha quasi decapitato. Ora la svolta rappresentata dai due supertestimoni. Tanto preziosi che il sostituto procuratore Romanelli vuole ascoltarli subito con l'incidente probatorio per mettere in ghiaccio le indagini e forse chiudere il cerchio una volta per tutte sul sospettato.
Denis Barea
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