Malati a Noale, il Pd attacca Regione e sindaca

Domenica 1 Novembre 2020
GLI OSPEDALI
NOALE Partito Democratico all'attacco sulla scelta di inserire il Pier Fortunato Calvi tra gli ospedali di riserva, pronti ad accogliere, se necessario, posti letto di ricoverati Covid non critici.
All'ospedale di Noale verranno ospitati al padiglione Fassina, dismesso e ripristinato in questi giorni per essere pronto all'eventualità. «Decisione frettolosa - attacca il Pd, mettendo nel mirino la Regione - che dimostra l'improvvisazione con cui si sta fronteggiando l'emergenza. Ci sarebbe stato tutto il tempo per prepararsi ad affrontare la seconda ondata, predisponendo soluzioni adeguate. Invece è stata soppressa la lungodegenza di Noale, forte di 74 posti letto, contravvenendo alle disposizioni che imponevano la contemporanea attivazione di servizi territoriali. Sempre a Noale è in corso una ristrutturazione edilizia del terzo piano che nulla ha a che vedere con l'emergenza Covid in corso e che ha ulteriormente ridotto gli spazi disponibili. Dal 15 marzo avevamo proposto il recupero dei posti di lungodegenza, almeno fino alla fine della pandemia. Siamo stati ignorati dalla direzione, impegnata nell'attuazione supina del piano di dismissione previsto dalla Regione».
«STATO DI ABBANDONO»
Per il Partito Democratico tra l'altro chi ha deciso la riapertura del Fassina «ignora in che condizioni versa l'immobile. Non bastano poche linee di ossigeno per rendere agibili ambienti in grave stato di abbandono. Non è noto né uno studio di fattibilità né un progetto edilizio né quello organizzativo. Non è noto se è stata valutata la fattibilità dell'attivazione del quarto piano del monoblocco e la riconversione Covid dei lavori di ristrutturazione iniziati nel terzo piano e la riattivazione della Lungodegenza».
Il consigliere Fabrizio Stevanato ne ha anche per il sindaco: «Patrizia Andreotti - dice - invece di fare da grancassa e Zaia e all'Ulss chieda il dettaglio degli interventi che possono rendere questo annuncio credibile e chieda conto del perché 5 mesi fa non sono stati fermati i piani di chiusura della lungodegenza».
A Stevanato fa eco la consigliera regionale Francesca Zottis: «Non capiamo le scelte del direttore generale e quali siano le basi tecniche che portino a scegliere il padiglione Fassina e non il monoblocco come struttura Covid. È vero che siamo di fronte ad una pandemia, ma quando qualche mese fa avevamo proposto l'uso del monoblocco come ospedale Covid, chi di competenza poteva agire». Per il collega in Regione, consigliere Jonatan Montanariello: «È da 5 mesi che diciamo che si dovevano adeguare le strutture per far fronte alla mancanza di posti letto, ora assistiamo basiti ad una gestione poco lungimirante, dove si fatica a capire quale sia la vera progettualità».
Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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