Luca Diotallevi
Immaginiamo di entrare da non credenti in una chiesa durante

Lunedì 10 Maggio 2021
Luca Diotallevi
Immaginiamo di entrare da non credenti in una chiesa durante una messa. Capita a molti per qualche battesimo, matrimonio o funerale al quale non si possa mancare. Cosa si vede? Chiediamocelo prescindendo da quello che crediamo, ricordiamo o sappiamo dai libri.
Vediamo un certo numero di corpi umani, non troppo vicini né troppo lontani gli uni dagli altri. Parlano, a volte uno solo o pochi altre volte tutti insieme, a volte a voce alta altre volte a voce più bassa. Ascoltano, o sembrano ascoltare, e rispondono. Ogni tanto si muovono. Si toccano e si staccano. A volte baciano e si baciano. Mangiano e bevono. In parte fanno tutto questo in modi e tempi imprevedibili, altre volte in modo coordinato, ad esempio quando cantano. Alcuni sembrano avere ruoli più importanti di altri.
Ora cambiamo scena. Andiamo con la memoria a episodi di cui in questi giorni abbiamo spesso sentito parlare. Pensiamo ai tifosi dell'Inter subito dopo la conquista dello scudetto oppure a quelli della Roma radunatisi per salutare la loro squadra alla vigilia di una partita importante. Una messa ed un incontro di tifosi: difficile immaginare due eventi tra di loro più diversi. Eppure molti gesti sono identici: grande vicinanza, ma non intimità. Parlare (a voce più o meno alta), ascoltare, cantare, bere, mangiare, toccarsi, baciarsi, qualcuno che guida e altri che seguono.
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