LO SFOGO
BELLUNO «Mi auguro che le opere sull'Alemagna possano essere terminate

Giovedì 18 Febbraio 2021
LO SFOGO
BELLUNO «Mi auguro che le opere sull'Alemagna possano essere terminate entro le Olimpiadi di Cortina 2026 perché, per ora, sono strade del terzo mondo». Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio Belluno-Treviso, alza la voce sul tema infrastrutture. E il motivo è semplice. Il piano previsto da Anas, del valore di oltre 170 milioni di euro, avrebbe dovuto sistemare l'Alemagna in vista dei Mondiali di sci alpino 2021. Quelli che si stanno disputando a Cortina proprio in questi giorni e che continueranno fino a domenica. Insomma: sarebbe dovuto essere un biglietto da visita per i turisti. «In questi giorni ho girato la parte alta della provincia racconta Pozza E ho pensato che è inutile avere una perla se per arrivarci devi fare giri pindarici: strettoie, semafori, code». Va bene, forse il termine fissato per i Mondiali 2021 è stato un po' azzardato. In fondo il piano Anas prevede anche 4 varianti. Le famose circonvallazioni di Cortina, Tai, Valle e San Vito di Cadore: quasi 30 milioni di euro ciascuna. Un anno fa il commissario Claudio Andrea Gemme, il commissario delle opere che riguardano l'Alemagna, aveva allungato i tempi fino al 2024. Ma a inizio mese ha anticipato di un anno: «No, finiremo le varianti per il 2023».
I CITTADINI ASPETTANO
Se ai piani alti cambiano i numeri in basso, ai cittadini, non rimane che da attendere. «In montagna abbiamo a disposizione metà del tempo rispetto alla pianura» continua Pozza. Da una parte il clima, spesso avverso, dall'altra i turisti e i noti rallentamenti nei periodi di punta. Dalla prossima settimana, terminati i Mondiali, i cantieri dovrebbero riprendere a pieno ritmo. «Me lo auguro fa sapere il presidente della Camera di Commercio I tempi corrono e si fa fatica sotto tanti aspetti, anche occupazionali. Non è più così facile trovare persone in grado di lavorare, per non parlare delle concause a cui bisogna stare all'erta, e all'enorme mole di burocrazia». Chi ha raggiunto la parte alta della provincia negli ultimi giorni si sarà accorto che ai lati della carreggiata ci sono dei pali strani.
IL PARADOSSO
È il progetto Smart mobility Cortina che ha dotato la strada di sistemi innovativi di controllo e gestione del traffico, fondamentali anche per la connettività tra veicoli e infrastruttura: «Si è investito molto nella tecnologia per una strada che però rimane del medioevo. L'impianto è così avanzato che non ce l'ha nessuno in Italia ma non vorrei che diventasse una cattedrale nel deserto». Con le infrastrutture scadenti, la gente fugge via. L'unico modo per frenare lo spopolamento «è fornire i servizi, dalle infrastrutture immateriali a quelle materiali: banda larga, strada, etc. Ora fortunatamente avremo una linea ferroviaria elettrificata diretta da Belluno a Venezia». Mancano le strade. Si dice stupito, invece, il presidente della Provincia Roberto Padrin. A dispetto di questo tira e molla sulla data di conclusione dei lavori, dichiara che per lui «è sempre stato il 2024, fin dall'incontro che abbiamo fatto un anno fa a Pieve di Cadore». Ne era uscito un cronoprogramma preciso: nel 2021 si dovrà chiudere tutta la parte burocratica, poi ci saranno l'appalto e la consegna dei lavori che dovrebbero partire il prossimo anno e avere una durata di circa 2 anni. Quindi terminare nel 2024. «Sono rimasto fermo a quelle dichiarazioni conclude Padrin Mi auguro che la tempistica venga rispettata. Finiti i Mondiali si riapriranno tutti i cantieri sull'Alemagna e mi auguro che si possa partire veloci, intanto con la chiusura dei cantieri in atto e poi con la programmazione delle varianti». È la speranza di tutti i cittadini bellunesi. Sono loro i primi a rimetterci. Ma, in fondo, l'attesa è ormai entrata nel loro Dna a causa proprio delle infinite code sull'Alemagna.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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