LO SCONTRO
BELLUNO Il Pd attacca, la Regione risponde. «Dopo una breve pausa

Domenica 28 Febbraio 2021
LO SCONTRO
BELLUNO Il Pd attacca, la Regione risponde. «Dopo una breve pausa ha commentato ieri l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin torna a soffiare sul bellunese un venticello di allarme sulla sanità che però è privo di ogni fondamento. Ancora una volta il Pd locale accusa la Regione di non finanziare il sistema sanitario dell'Usl 1 Dolomiti, dimostrando di non conoscere i numeri o di far finta di non saperli». Negli ultimi 3 anni, infatti, la Laguna ha dirottato verso la sanità montana investimenti di vario genere che superano i 90 milioni di euro. «Forse non sanno ha precisato Manuela Lanzarin che se nell'ultima tornata di progetti Crite Belluno mancava, in quelle precedenti era abbondantemente presente». La polemica era partita proprio da qui. Dai 52 milioni di euro che la Regione investirà nei prossimi anni per rinnovare le strutture sanitarie in Veneto.
LA DENUNCIA
«Nemmeno un euro sarà destinato alla sanità bellunese aveva denunciato Monica Lotto, segretaria provinciale Pd Dopo lo schiaffo delle mancate assegnazioni di anestesisti nei nostri ospedali, questo è un altro provvedimento che penalizza i professionisti della sanità e i pazienti». Perciò era stato chiesto ai colleghi del gruppo consiliare di attivarsi anche con azioni ispettive.
LA REPLICA
Ma ieri pomeriggio l'assessore regionale con delega alla Sanità Manuela Lanzarin è intervenuta sull'argomento per mettere fine alla discussione. «Nel Bellunese ha precisato sono stati fatti più di 72 milioni di euro di investimenti in edilizia dal 2019 al 2021, di più di 7 milioni in attrezzature nel 2019 e nel 2020, 7 milioni e 219mila euro di investimenti straordinari e altri 2 milioni 930mila euro di investimenti vari. Più, ovviamente, il finanziamento annuale dal riparto del Fondo Sanitario Nazionale che, tra l'altro, riconosce a Belluno lo status di area disagiata». La fetta di denaro più grande è andata all'edilizia. Basti pensare che solo il miglioramento sismico dell'ospedale di Belluno ha un costo di quasi 40 milioni di euro, finanziato totalmente dalla Regione. Altri 20 milioni di euro sono stati messi per l'adeguamento e la riqualificazione del padiglione Della Palma a Feltre. Investimenti importanti anche nelle attrezzature: più di 2 milioni di euro per l'acquisizione di un nuovo acceleratore lineare in sostituzione di quello obsoleto per l'ospedale di Belluno; 305mila euro per attrezzature utili al controllo qualità in Radiologia; 301mila euro per mammografi. C'è poi un capitolo a parte sull'acquisto di 51 nuovi automezzi (491mila euro), mezzi di soccorso (quasi 700mila euro), attrezzature per la cucina (204mila euro), e gli investimenti autorizzati da Crite (Commissione regionale per l'investimento, tecnologia e edilizia) che hanno riguardato, ad esempio, l'adeguamento delle centrali termiche a Cortina e gli impianti elevatori a Belluno per un totale di oltre 1 milione di euro. Infine gli investimenti straordinari per i lavori connessi all'emergenza sanitaria da covid-19. In questo caso sono stati superati i 7 milioni di euro.
«TRISTEMENTE FALSO»
Si tratta solo di alcuni degli investimenti che hanno riguardato la sanità bellunese e che la Regione ha voluto puntualizzare. «Fare di più è sempre possibile ha concluso l'assessore regionale Lanzarin e lo faremo fino al limite massimo, per Belluno come per il resto del Veneto, ma sostenere che non si è fatto niente è tristemente falso. Fare leva sui timori che si innescano sulla gente non è mai un buon modo di fare politica da parte di nessuno». Polemica finita?
DP
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