LO SCENARIO
ROMA Un unico decreto, sicurezza e immigrazione, e un incerto destino finale. Il via libera al primo atto legislativo del ministro dell'Interno Matteo Salvini, ci sarà oggi in consiglio dei ministri, ma sul testo non tutte le perplessità sono svanite anche se dal Viminale si dicono ottimisti sostenendo che «correzioni sono state fatte» anche in linea con i suggerimenti degli uffici legislativi del ministero della Giustizia e, soprattutto, del Quirinale.
LA GARANZIA
A Sergio Mattarella il compito di apporre la sua firma - dopo il via libera del cdm - sotto un testo che ha già ricevuto molteplici stop and go. Il vaglio del presidente della Repubblica, come è ovvio, attiene ai profili di costituzionalità e non entra nelle scelte della politica, ma occorrerà valutare se la complessiva attenuazione del diritto di asilo contrasti con la Costituzione che lo prevede all'articolo 10 rappresentando una garanzia di legalità non solo per i cittadini italiani. Convocato per le dieci di questa mattina, il via libera viene dato per scontato anche dal M5S, ma i dubbi di molti parlamentari pentastellati hanno costretto ieri l'altro il vicepremier Luigi Di Maio a sottolineare che in aula è il testo si può correggere. Uno dei punti rimasti ma controversi riguarda lo stop ai permessi di soggiorno per motivi umanitari che vengono sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche. Inoltre vengono aumentati i reati per cui si revoca lo status di rifugiato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Un unico decreto, sicurezza e immigrazione, e un incerto destino finale. Il via libera al primo atto legislativo del ministro dell'Interno Matteo Salvini, ci sarà oggi in consiglio dei ministri, ma sul testo non tutte le perplessità sono svanite anche se dal Viminale si dicono ottimisti sostenendo che «correzioni sono state fatte» anche in linea con i suggerimenti degli uffici legislativi del ministero della Giustizia e, soprattutto, del Quirinale.
LA GARANZIA
A Sergio Mattarella il compito di apporre la sua firma - dopo il via libera del cdm - sotto un testo che ha già ricevuto molteplici stop and go. Il vaglio del presidente della Repubblica, come è ovvio, attiene ai profili di costituzionalità e non entra nelle scelte della politica, ma occorrerà valutare se la complessiva attenuazione del diritto di asilo contrasti con la Costituzione che lo prevede all'articolo 10 rappresentando una garanzia di legalità non solo per i cittadini italiani. Convocato per le dieci di questa mattina, il via libera viene dato per scontato anche dal M5S, ma i dubbi di molti parlamentari pentastellati hanno costretto ieri l'altro il vicepremier Luigi Di Maio a sottolineare che in aula è il testo si può correggere. Uno dei punti rimasti ma controversi riguarda lo stop ai permessi di soggiorno per motivi umanitari che vengono sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche. Inoltre vengono aumentati i reati per cui si revoca lo status di rifugiato.