LO SCENARIO
MESTRE L'area Salini è un altro pezzo del puzzle che l'Amministrazione

Domenica 23 Giugno 2019
LO SCENARIO MESTRE L'area Salini è un altro pezzo del puzzle che l'Amministrazione
LO SCENARIO
MESTRE L'area Salini è un altro pezzo del puzzle che l'Amministrazione Brugnaro sta componendo per sviluppare parti della città e soprattutto per unire Mestre con Marghera, perché il disegno contempla tutta l'area della stazione lato Mestre, comprese via Ca' Marcello e via Trento, via Ulloa appunto, e via Fratelli Bandiera fino al centro storico della Città Giardino. E non a caso il Comune sta realizzando proprio in queste settimane la riqualificazione dell'asse di via Fratelli Bandiera (che prevede il nuovo asfalto, la sistemazione dei marciapiedi, aiuole fiorite e nuova illuminazione), e sta pensando ad un segno ben visibile e simbolico che unisca visivamente Marghera a Mestre: un sentiero luminoso che congiungerà piazza Mercato al centro di Mestre, tramite l'illuminazione degli alberi che si trovano lungo quel percorso.
A via Fratelli Bandiera, inoltre, anche i privati ci stanno mettendo mano (sempre se i vincoli del Porto, che ha competenze pure lì, lo permetteranno): un nuovo albergo e un market multietnico che un fondo inglese vuole realizzare al posto dell'ex fabbrica Galileo e in un terreno a fianco, nuove attività commerciali e terziarie previste nelle aree logistiche di Zanardo, in quelle ex industriali della famiglia Mevorach e, ancora, nello spazio più piccolo dei Sottana.
Al puzzle, ora, manca solo la piastra pedonale sopraelevata che dovrà unire materialmente la stazione ferroviaria lato Mestre e il versante di Marghera. Ma su quest'opera ancora non ci sono certezze. È vero che è stata inserita nell'Accordo di programma siglato lo scorso dicembre tra Comune, gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Spa, Fs Sistemi Urbani Srl e Rete Ferroviaria Italiana Spa ma non è ancora chiaro chi la realizzerà. Nell'Accordo si stabilisce che la faranno le Ferrovie ma si scrive anche che, se entro un anno non partiranno i lavori, allora ci penserà il Comune trovando un privato disposto a costruirla. Il problema è la parte economica perché sia le Ferrovie sia, ancor più, un eventuale privato dovranno trovare il modo di rendere economicamente sostenibile l'intervento. La soluzione che aveva proposto l'architetto Luciano Parenti, il progettista dei 4 nuovi alberghi in via Ca' Marcello per conto del gruppo tedesco Mtk, era quella di una piastra con negozi e percorso ciclopedonale: in tal modo le attività commerciali avrebbero permesso di rientrare con i costi dell'investimento. Nell'Accordo di programma, invece, si prevede una piastra senza alcun edificio, con verde e il percorso per i pedoni. Le Ferrovie si sono prese un po' di tempo per valutare la questione, dopodiché si deciderà come procedere. (e.t.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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