Lo Iat di Auronzo: «Ecco il calendario con le aperture dei nostri rifugi»

Martedì 2 Giugno 2020
Lo Iat di Auronzo: «Ecco il calendario con le aperture dei nostri rifugi»
IL CALENDARIO
BELLUNO Voglia di respirare a pieni polmoni. Di avere il cielo sopra la testa. Di pranzare a polenta e formaggio di malga. Nulla di meglio, quindi, di una gita in quota. Con sosta in rifugio. Le aperture di questi presìdi della montagna sono fissate, come indicato dallo Iat di Auronzo. Sono pronti già da fine maggio, in area cadorina, i rifugi Baion, Padova, Ciareido e Cercenà. Il 14 giugno si appresta ad accogliere gli ospiti il rifugio Carducci. La necessità di seguire le regole sulla sicurezza portano a procrastinare le tradizionali aperture: sanificare e provvedere al distanziamento, innanzitutto. Ecco che le date sono spostate più avanti per la maggior parte dei rifugi: il 19 giugno sarà tutto a posto al Col de Varda. Il giorno dopo, il 20, aprirà il Monte Agudo. E, pure, il rifugio Vandelli con la prova del nove a proposito della frequentazione educata del laghetto. Tre Cime e Cadini di Misurina a portata di turisti, sempre a partire dal 20 giugno, con porte aperte anche al Fonda Savio, al Città di Carpi, al Pian di Cengia, al Lavaredo. Data fissata per il rifugio Locatelli: il 27 giugno. Giorno da stabilire (ma dopo la metà del mese di giugno) per accogliere gli avventori al rifugio Auronzo. E' il Comici l'ultimo, in ordine di tempo, ad essere in grado di mediare tra accoglienza e sicurezza: solo dal 4 luglio si potrà godere dei panorami mozzafiato che lo circondano. E'ancora da stabilire, infine, quando aprirà il rifugio Bosi sul Monte Piana. Certo i gestori stanno per vivere una stagione estiva a cui si vuol guardare con ottimismo. A preoccupare è il problema di una offerta che sia di alta qualità, nonostante i numerosi paletti imposti dal post-Covid 19.
NUOVE REGOLE
Il Club alpino italiano, su indicazione della Commissione Rifugi, ha elaborato nei giorni scorsi il Piano rifugio sicuro. Sono dieci i comportamenti da osservare scrupolosamente, nel rispetto di sé e degli altri avventori. Prenotare il pernottamento in rifugio, quest'anno è obbligatorio. Prima di iniziare l'escursione, è da sempre buona norma assicurarsi di essere in buona salute. Prima di entrare bisogna attendere le indicazioni del gestore del rifugio. Consumare - meteo permettendo - bevande, caffè, torte e pasti veloci all'esterno del rifugio. Lasciare lo zaino e l'attrezzatura tecnica dove appositamente predisposto dal gestore.
INDISPENSABILE NELLO ZAINO
Assicurarsi di avere mascherina, guanti e igienizzante a base alcolica; utilizzarli quando si entra nella struttura e comunque sempre quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza. Portare con sé sacco lenzuolo o il proprio sacco a pelo per pernottare al rifugio. Lavarsi spesso le mani ed utilizzare gli asciugamani personali. Ricordarsi che il gestore può sottoporre chiunque al controllo della temperatura e che, se superiore a 37,5°c, può vietare l'ingresso al rifugio. Infine: riportare a valle i dispositivi di protezione usati. «Responsabilità, autoregolamentazione e prudenza devono ispirare i frequentatori della montagna», ha spiegato il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti.
Daniela De Donà
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