LE SPIAGGE
JESOLO «Ci servono date certe per le aperture». Tempi certi

Domenica 11 Aprile 2021
LE SPIAGGE
JESOLO «Ci servono date certe per le aperture». Tempi certi e comunicati con anticipo. Ma anche massiccia promozione turistica da iniziare da subito. Sono le richieste rilanciate da Alberto Maschio, presidente dell'Associazione Jesolana Albergatori e coordinatore di Federalberghi Spiagge Venete.
Nei giorni scorsi il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha lanciato l'ipotesi di una road map con il governo per programmare le aperture facendo intendere la possibilità di avviare la stagione tra metà maggio e il 2 giugno. Ed è per questo che le associazioni di categoria di tutto il litorale veneziano ora chiedono certezze, con l'auspicio di aprire hotel, campeggi e strutture ricettive per metà maggio, giusto in tempo per la Pentecoste e agganciare in questo modo le feste tedesche, circostanza che permetterebbe di recuperare buona parte delle perdite registrate fino ad oggi.
MACCHINA
«La nostra macchina organizzativa è molto complessa spiega Maschio testimoniata dal fatto che, per le aperture delle strutture alberghiere, servono non meno di tre settimane per andare pienamente a regime. È evidente che, entro la terza settimana di aprile, è fondamentale aver indicazioni, rispetto all'andamento della situazione pandemica, certe sull'avvio della stagione che, mi auguro, possa essere entro la metà di maggio».
Tempi e certezze sull'apertura della stagione necessarie anche ad una efficiente ed efficace promozione turistica, in Italia e all'estero. Su questo fronte i sindaci della Costa veneta hanno recentemente deciso di avviare una massiccia campagna promozionale nelle televisioni tedesche. «Va programmata anche la promozione sulla base delle date di reale apertura delle strutture prosegue il presidente degli albergatori - e tenendo conto di alcune dinamiche di consumo del prodotto turistico. Altrimenti si rischia di fare spot e non promozione, con risultati che potrebbero non essere all'altezza degli importanti investimenti fatti.
Ho sentito parlare, ad esempio, di una ipotesi di investimenti promozionali sul mercato estero per il mese di giugno: è chiaro che tutto può aiutare per far parlare della nostra regione e del nostro settore, ma si rischia che questi diventino solo degli spot isolati, non una campagna strutturata in grado di restituire valore e presenze al territorio». Promozione che, in epoca pandemica, passa anche da elementi inediti.
ASSICURAZIONE
«L'ipotesi di assicurazione regionale per tutti i turisti va proprio in questa direzione dice sempre Maschio - Poter assicurare il soggiorno ai nostri ospiti ha certamente una valenza ed utilità in chiave promozionale e di comunicazione, con l'auspicio che le condizioni sanitarie complessive possano consentirci di non dover far ricorso a questo strumento di garanzia. Allo stesso tempo riteniamo fondamentale promuovere anche la sicurezza dei nostri territori e delle nostre strutture, già lo scorso anno sono stati attuati dei protocolli sanitari che hanno funzionato, quest'anno saranno ulteriormente perfezionati in modo da accogliere nel migliore dei modi tutti gli ospiti».
Ad essere ribadito, infine, è un sostegno concreto al comparto turistico: «Abbiamo bisogno di tre elementi conclude Maschio - congelare, garantire e programmare. Congelare la situazione attuale in fatto di imposte e tributi; garantire finanziamenti, con garanzia pubblica a medio lungo termine, che consentano alla imprese di acquistare il tempo per investire nella propria attività; programmare adeguandosi alle nuove dinamiche del turismo e investire in qualità».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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