Le scuse di Fico a nome dello Stato

Domenica 19 Agosto 2018
Per una volta c'è stata un'inversione di ruoli. Venerdì il vicepremier e leader del M5S Luigi Di Maio ha detto che «non poteva biasimare le famiglie che rifiutavano i funerali di Stato». Ieri Roberto Fico, presidente della Camera, appena arrivato a Genova, è andato in direzione opposta e contraria rispetto al collega di partito e ha chiesto «scusa a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse sono sempre una parola importante».
E così, forse per la prima volta in questa legislatura, per il movimentista (Fico) e l'istituzionale (Di Maio) c'è stato un ribaltamento di posizioni. Il primo ha parlato a nome di tutti, l'altro per conto del popolo, e quindi più da capo politico. L'iniziativa del presidente della Camera adesso passa dall'ecumenismo con le forze politiche, proprio per cercare di abbassare i toni. Lunedì 27 agosto il ministro Toninelli davanti alle commissioni congiunte presenterà la sua informativa. Poi il dibattito si sposterà alle Camere per un voto d'indirizzo. Fico auspica «l'unanimità». Un'unità nazionale che finora è mancata.
Simone Canettieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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