LE REAZIONI
PADOVA «Li beccheremo questi imbecilli». È la promessa

Martedì 17 Luglio 2018
LE REAZIONI
PADOVA «Li beccheremo questi imbecilli». È la promessa fatta via sms da Mosca dal ministro dell'Interno Matteo Salvini al giornalista Ario Gervasutti. Il leader della Lega, dopo aver saputo dell'attentato avvenuto a Padova, ha inviato un messaggio di sostegno al caporedattore del Gazzettino: «Un abbraccio, la mia solidarietà e l'impegno per individuare i vigliacchi responsabili dell'infame gesto». Gervasutti ha confidato a Salvini di sperare in un errore di persona, o meglio, di casa. Il ministro ha così rincarato la dose: «In bocca al lupo a te e famiglia, vedrai che becchiamo questi imbecilli».
Da tutta Italia sono arrivati messaggi di solidarietà e amicizia al giornalista. La presidente del Senato, la padovana Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha fermamente condannato quanto avvenuto: «Auspico che si possa fare quanto prima piena luce su questo preoccupante episodio».
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, teme che quanto avvenuto sia un attacco alla libertà di stampa: «È un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni e idee. La mia piena e completa solidarietà ad Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia. Mi auguro che i responsabili siamo presto identificati e assicurati alla Giustizia. Sono intollerabili fatti del genere che purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica». Al governatore si unisce Roberto Ciambetti, presidente di Palazzo Ferro-Fini: «Ario Gervasutti non è uomo che si lasci intimidire e la sua vita professionale, l'impegno di giornalista, lo testimoniano. Ciò non di meno, nessuno può sottovalutare quanto accaduto e la gravità dell'attentato».
Sulla vicenda interviene anche la presidente dell'Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello: «È un atto vergognoso e vile che nulla ha a che fare con i valori della nostra comunità. Si tratta di gesti che lasciano senza parole per la violenza e rischiano di inquinare il clima di confronto e di dialogo, da sempre, presente nei nostri territori».
CATEGORIE E PARTITI
A sostegno di Gervasutti si sono espressi anche il Movimento 5Stelle, il PD veneto, i deputati veneti di Fratelli d'Italia, Maria Cristina Caretta, Luca De Carlo e Ciro Maschio con il presidente Giorgia Meloni; il senatore dell'Udc Antonio De Poli; la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini; il senatore della Lega, Andrea Ostellari, il segretario veneto dell'Idv Antonino Pipitone.
Per il sindaco di Padova, Sergio Giordani, quello avvenuto ieri notte è «un episodio inquietante e gravissimo, speriamo siano presto identificati i responsabili». Sulla vicenda interviene Massimo Finco, presidente Assindustria Venetocentro: «Gervasutti è un professionista stimato, da sempre attento e sensibile alla narrazione della piccola e media impresa veneta. Con lui si colpiscono i valori del pluralismo e della libera stampa che ogni persona e la società civile hanno il dovere di difendere». Gli fa eco il segretario generale della Cgil Veneto Christian Ferrari: «La Cgil condanna nel modo più assoluto qualsiasi atto di violenza contro gli operatori dell'informazione».
Infine arriva il sostegno degli organi di categoria. Fnsi, Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto, congiuntamente al Comitato di redazione del Gazzettino: «Quei cinque colpi di pistola rappresentano un attacco inaccettabile non solo a un giornalista che ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta ma anche a tutta la categoria».
M.Lucc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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