LE REAZIONI
CORTINA D'AMPEZZO La Federazione internazionale dello sci deciderà

Martedì 26 Maggio 2020
LE REAZIONI
CORTINA D'AMPEZZO La Federazione internazionale dello sci deciderà il 1. luglio se accogliere la proposta, formulata dall'Italia, di rinviare di un anno i Campionati del mondo di sci alpino di Cortina, in calendario nel febbraio 2021.
UN ANNO DOPO
La rassegna iridata andrebbe così in scena nel marzo 2022, un mese dopo le Olimpiadi invernali di Pechino. La Federazione italiana sport invernali, in accordo con il Comitato olimpico nazionale, l'amministrazione comunale ampezzana, la Fondazione Cortina 2021, ha presentato ieri mattina la richiesta di rinvio, senza però ottenere la risposta immediata, in quanto la Fis si è riservata tutto il mese di giugno, per valutare ogni aspetto della complessa vicenda. «L'auspicio italiano è che si prenda la decisione di rinviare il Mondiale», è il commento di Flavio Roda, presidente della Fisi italiana, relatore della proposta in seno al consiglio della Fis internazionale: «Sponsor e pubblico si aspettano che Cortina presenti un Mondiale di altissimo livello, sia sotto il punto di vista organizzativo che dello spettacolo aggiunge il presidente Roda ma tutto ciò si potrà fare solo nella massima sicurezza sanitaria e potendo testare tutte le nuove infrastrutture e i processi operativi che stanno dietro a un grande evento internazionale. Penso che spostando in avanti l'appuntamento con il Mondiale sia possibile mettere in atto quanto di meglio la tradizione e l'esperienza organizzativa italiane sanno fare e lanciare nel migliore dei modi la strada verso i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026».
IN LINEA
Il parlamentare bellunese Federico D'Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento, concorda con l'esigenza di rinviare l'evento: «La difficile situazione sanitaria Covid-19 ha portato alla richiesta di rinviare i Mondiali nel 2022. Sono consapevole di quanto l'appuntamento sia importante per il territorio e per lo sport italiano: ho seguito da vicino il grande lavoro organizzativo di questo evento che aspettavamo da tempo e che, se rimandato al 2022, si svolgerà con maggiore sicurezza per gli atleti e per il pubblico». Dalla difficoltà scaturirebbe una opportunità: «Nell'ipotesi del rinvio, sono sicuro che il territorio si farà trovare ancora più preparato ai Mondiali e tutti gli sforzi fatti finora daranno i propri frutti in vista della nuova data - prosegue D'Incà - da parte del Governo c'è tutto il sostegno a Cortina e c'è la fiducia nei confronti degli organizzatori e di chi ha finora gestito questo percorso, a partire dal commissario Luigivalerio Sant'Andrea. Crediamo fortemente in questa tipologia di eventi: i Mondiali, così come le Olimpiadi del 2026, rappresentano un traguardo importantissimo ottenuto dal nostro Paese, che daranno valore alle nostre montagne, a chi vive in questo bellissimo territorio e allo sport».
RISCHIO INUTILE
Il deputato bellunese Roger De Menech, coordinatore veneto dei parlamentari del Partito democratico, è categorico: «A Cortina era tutto pronto, dal punto di vista organizzativo e sportivo, ma la decisione del Coni e della Fisi di spostare di un anno la data dei mondiali di sci è comprensibile». Sul valore dell'evento e la sua funzione, non soltanto per Ampezzo e le Dolomiti Bellunesi, De Menech aggiunge: «Dopo il blocco imposto per la pandemia abbiamo bisogno di una manifestazione che aiuti il rilancio dell'intero Paese. Non era il caso di correre il rischio di dover fare i conti con una recrudescenza del virus e, nella peggiore delle ipotesi, dover tenere a casa il pubblico. Per questo capisco la volontà dei vertici dello sport italiano, che chiedono di mettere in sicurezza la manifestazione. Nessuno vuole un evento monco o in tono minore. Ora abbiamo un anno in più, per prepararci ancora meglio».
Marco Dibona
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