Le grandi opere

Domenica 18 Novembre 2018
IL MESSAGGIO
ROMA La correttezza istituzionale prima di tutto. Per questo, per l'obbligo «di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che competono a governo e Parlamento», il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di non incontrare le sette donne promotrici del Comitato «Si Tav» che ha convocato l'affollatissima manifestazione di Torino di sabato scorso. «La vostra richiesta - ha spiegato il capo dello Stato un una lettera inviata alle Si Tav - mira a confermare una scelta politica di particolare importanza. Ma questo mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni».
Mattarella insomma fa capire di essere favorevole sul piano personale alla realizzazione della Tav e non manca l'apprezzamento per il senso civico del Comitato Si Tav ma precisa che non può entrare direttamente in campo in quanto arbitro e dunque estraneo alle scelte che appartengono alla sfera politica che ricade nelle responsabilità dell'esecutivo e delle due Camere.
La neutralità del Presidente è ovviamente sostanziale, non si tratta solo di un elemento formale o burocratico. E proprio per questo Mattarella usa espressioni che consentono chiaramente di ricostruire come la pensa sulle grandi opere.
IL PUNTO
Ecco il testo integrale della sua missiva alle sette esponenti del Comitato Si Tav: «Rientrando dalla visita di Stato ho preso visione della vostra cortese lettera con cui chiedete di incontrami per espormi ragioni, obiettivi e richieste dell'iniziativa che avete promosso a Torino», scrive il presidente.
Che aggiunge: «Apprezzo in alto grado lo spirito civico che ha animato la vostra iniziativa, promuoverne per perseguire interessi generali della comunità nazionale o di quelle locali risponde allo spirito e al modello di convivenza democratica della nostra Costituzione». «La vostra richiesta, peraltro, muove dall'esigenza e mira all'obiettivo di confermare una scelta politica di particolare importanza anche sul piano internazionale e di cui si discute in ambito di pubblica opinione, parlamentare e di governo - precisa -. Proprio questo aspetto mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni e ne consegue quello di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che non competono al presidente della Repubblica ma a governo e parlamento».
Che il convincimento personale del capo dello Stato sia per un aumento degli investimenti sulle grandi opere lo si evince anche dal lungo messaggio inviato dal Quirinale all'assemblea della Confederazione Nazionale dell'Artigianato (Cna) che ieri si è aperta a Milano.
Le frasi chiave sono queste: «Le istituzioni debbono sostenere l'espansione della base produttiva e delle piccole e medie imprese, che ha ricadute dirette sul fronte dell'occupazione e dell'inclusione sociale». Non solo, il Presidente sottolinea che: «Con una visione ampia e di lungo termine bisogna investire nelle necessarie infrastrutture materiali e immateriali - afferma - incluse digitalizzazione, istruzione e formazione, fondamentali per acquisire capacità culturali adeguate nell'economia della conoscenza».
D'altra parte da sempre il Presidente raccomanda cautela alle forze politiche e sociali e si adopera per tentare di costruire un clima di stabilità in grado di favorire il buon andamento dell'economia. Anche fra le pieghe del messaggio alla Cna emerge l'accorata urgenza del Presidente nello spingere il Paese su una strada che lo protegga dalla instabilità restando ancorati all'Europa.
«Il mondo delle piccole e medie imprese è più esposto di altri alle ripercussioni delle condizioni di accesso al credito, della cui restrizione soffrono maggiormente, in caso di protratta volatilità dei mercati - sottolinea Mattarella - Questo contesto richiede particolare attenzione per garantire un quadro stabile e un clima di fiducia, che favorisca lo sviluppo delle preziose risorse e dei talenti su cui possiamo fare leva per la crescita ed offrire opportunità ai nostri giovani».
Diodato Pirone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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