LA TRAGEDIA
CONSELVE «Angelo era la persona più simpatica di Conselve,

Giovedì 13 Settembre 2018
LA TRAGEDIA
CONSELVE «Angelo era la persona più simpatica di Conselve, chi lo ha conosciuto lo può confermare». Le parole di un funzionario pubblico, che a Conselve ci viene ogni giorno per lavoro, sintetizzano bene il profilo di Angelo Volpi. L'uomo, affetto dalla sindrome di Down, infatti, quando era libero dall'impegno quotidiano al Centro Anffas del Palù, che si prende cura di oltre una settantina di persone con disabilità, era spesso a spasso, accompagnato da amici o parenti che si prendevano cura di lui. Quando la famiglia usciva per l'aperitivo, per Angelo, immancabile, arrivava un bel Crodino.
La famiglia Volpi è sempre stata molto presente nella vita di Angelo e con loro anche Milena, una donna libera da impegni familiari, che per lui è stata come una sorella. «Lo abbiamo visto anche domenica sera in chiesa, per la messa vespertina, insieme a Milena - racconta una signora - al momento dell'offertorio era sempre lui a portare all'altare il pane e il vino per la consacrazione e così anche domenica sera - aggiunge commossa - mi ha colpito che dopo aver ricevuto una carezza dal celebrante, il giovane vice parroco don Francesco, tornando al suo posto si è fermato dalla cognata Edith per darle un bacio».
In città Volpi era una presenza abituale e non vi è persona che sia passata per il centro che non abbia avuto modo di conoscerlo, tanto era riservata e schiva la mamma Rosa, o meglio Rosy come tutti la chiamavano, di origini bresciane, che soprattutto negli ultimi anni, dopo la morte del marito Giuseppe e con l'avanzare dell'età, faceva una vita piuttosto ritirata.
«Non mancava mai alle nostre assemblee Rosy, in passato partecipava alle gite, ma ora faceva fatica», raccontano i responsabili di Anffas Conselve, dove appunto Angelo trascorreva una parte della sua giornata da tanti anni, seguito dagli operatori della cooperativa Alambicco che ha la gestione del centro, uno dei più importanti della Bassa Padovana, dove le persone con disabilità svolgono attività pratiche in ceramica. Volpi era particolarmente fantasioso e capace sotto la guida degli educatori, realizzando delle piccole opere d'arte, oltre ad attività ricreative e sportive, dato che il centro ha anche una piscina. Angelo Volpi amava la compagnia: faceva parte del gruppo dei Raggi di Sole, nato in Patronato, da alcuni laici e padri canossiani ai quali è affidata la struttura, ma non mancava neppure agli incontri del gruppo Orchidea, che raccoglie persone con disabilità e difficoltà e le loro famiglie, per le quali organizza incontri ludici, momenti di preghiera e anche qualche gita.
«Era stato di recente con i familiari alla bettola durante la Fiera di Sant' Agostino», ricordano in patronato e anche in quella occasione si era lungamente fermato ai tavoli per salutare sia i paesani, ma anche chi non era di Conselve. Se c'era da fare una rappresentazione teatrale lui era in prima fila, si prestava volentieri anche per la drammatizzazione di qualche brano evangelico durante le messe dei gruppi, impersonando qualche figura del Vangelo.
Per tutti indistintamente Angelo aveva un sorriso e anche un abbraccio e un bacio, segno di una spiccata affettività, che si manifestava poi in particolare con i congiunti e con la mamma Rosa, che lo aiutava a prepararsi al momento di uscire di casa, anche se Angelo era piuttosto autonomo, probabilmente grazie anche ai tanti impegni che aveva e alla partecipazione ai gruppi parrocchiali. Con mamma Rosa certo aveva un afflato speciale, dato dalla vicinanza della donna al figlio, una presenza quella della mamma e dei fratelli che lasciava anche libertà ad Angelo e che sicuramente ha contribuito a renderlo ancora più socievole con le tante persone incontrate nella sua vita.
Nicola Benvenuti
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