LA TESTIMONIANZA
SANTA MARIA DI SALA Una lunga telefonata in vivavoce. Da una

Giovedì 24 Dicembre 2020
LA TESTIMONIANZA
SANTA MARIA DI SALA Una lunga telefonata in vivavoce. Da una parte Alessandro Pontin e i suoi due figli, dall'altra la nuova compagna conosciuta sei mesi fa. Scherzi, battute, risate e un obiettivo comune: organizzare la giornata di Natale da trascorrere assieme. Luciana Zillio, la fidanzata del quarantanovenne di Trebaseleghe che domenica mattina ha ammazzato a coltellate Pietro e Francesca di 13 e 15 anni prima di togliersi la vita, pensa e ripensa a quella telefonata e non si dà pace. «Sabato ci siamo sentiti sia durante il pomeriggio che in serata. C'erano anche i ragazzi. Il clima era molto sereno, abbiamo riso e scherzato. Poi io e Alessandro ci siamo risentiti alle 23.15 per la buonanotte. Lui era sereno, ci siamo lasciati dicendoti che ci saremmo visti la sera successiva». Poche ore dopo, all'alba di domenica, l'orrore: due figli aggrediti mentre dormivano e poi uccisi brutalmente senza un perché.
FRASTORNATA
Luciana Zillio, 52 anni, è un'insegnante di Reiki, pratica spirituale usata come forma terapeutica alternativa «per curare il corpo e la mente». Lavora in una palestra-laboratorio di Padova ma vive nel Veneziano. Formalmente residente a Mira, di fatto domiciliata a Caltana di Santa Maria di Sala. Ha passato tre giorni a leggere la marea di insulti social e adesso, ancora stravolta, decide per la prima volta di parlare, ricordare, sfogarsi. «Sono frastornata e devastata - racconta al Gazzettino - Non pensavo che ci fossero tanta cattiveria e tanta maldicenza».
Luciana ripercorre la storia con quell'uomo diventato improvvisamente omicida. «Ho conosciuto Alessandro sei mesi fa e lui aveva già frequentato gruppi di percorsi spirituali legati alla Chiesa e corsi nel settore olistico. In passato aveva intrapreso anche il cammino di Santiago». È il suo modo per rispondere a chi la accusa di aver condizionato il compagno con le sue pratiche. «Io l'ho conosciuto quando già frequentava questo ambiente, ma non è mai stata la sua attività». Alessandro, falegname, da dicembre aveva iniziato un nuovo lavoro in un'azienda della zona industriale di Padova. Un lavoro durato meno di venti giorni.
«Per me è stato un gesto inspiegabile e incomprensibile - prosegue la donna - Non aveva manifestato alcun disagio che potesse far presagire un simile epilogo. Mi piacerebbe ricordarlo per tutti i momenti positivi vissuti con lui, ma l'accaduto mi ha destabilizzato».
IL DIVORZIO
Pontin aveva chiuso più di dieci anni fa la relazione con Roberta Calzarotto, la moglie con cui aveva avuto i figli Pietro e Francesca. «Avevamo tutti un rapporto di collaborazione nell'interesse dei figli - assicura Luciana - Con i ragazzi si era instaurato un rapporto armonioso e di affetto. Premesso che non ci sono parole per descrivere il dolore e lo sgomento che questa vicenda trascina dietro di sé, l'unica cosa che mi sento di dire è che sono profondamente addolorata dall'accaduto e che sono vicina ai familiari di Alessandro e soprattutto alla madre di Francesca e Pietro. Credo sia quest'ultima la persona più colpita da questa tragedia». Le due donne si erano sentite poco più di un mese fa: l'ex moglie aveva denunciato Pontin perché non pagava gli alimenti ma poi la nuova fidanzata l'aveva chiamata per rassicurarla: «Alessandro ha trovato un lavoro e sistemato i suoi problemi economici, per favore ritira la denuncia perché ora tutto si sistema». Era andata così: debiti saldati e querela ritirata.
ODIO SOCIAL
Una valanga di insulti ha travolto negli ultimi giorni le pagine Facebook di Pontin (Il mondo riflesso) e della fidanzata Luciana (La stanza dei talenti). La donna, dopo un primo messaggio pubblico in cui assicurava di amare Pontin chiedendo di non giudicare il fatto, ha reso privata la pagina per evitare di essere bersagliata. Molti utenti, da tutta Italia, si sono così concentrati solo sulla pagina pubblica di Alessandro. Il 17 dicembre, tre giorni prima del delitto, scriveva: «Ogni cosa giunge al suo tempo».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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