La tecnologia in nostro aiuto per fermare l'epidemia

Martedì 25 Febbraio 2020
Barbara Gallavotti
Le parole contano, soprattutto nei momenti difficili, dunque è inevitabile chiedersi se l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sia sul punto di cambiare quelle usate per definire l'epidemia del nuovo coronavirus. Dalla fine di gennaio infatti questa è stata dichiarata un'emergenza globale di rilevanza internazionale (PHEIC). Non viene ancora usato il termine più temuto, cioè pandemia, ma molti pensano che i tempi si stiano accorciando.
Esiste un particolare termometro per misurare il grado di attenzione che merita una malattia infettiva. La definizione di emergenza globale di rilevanza internazionale implica un richiamo a tenere alta la guardia di fronte a una minaccia seria e inaspettata. In questo caso ai 194 Paesi che aderiscono l'Organizzazione Mondiale della Sanità è richiesto di allertare i propri sistemi di sorveglianza, identificare e comunicare i nuovi casi, cooperare per limitare i focolai e collaborare nella ricerca scientifica per sviluppare farmaci o vaccini. Da parte sua l'OMS fornisce supporto, soprattutto dove i sistemi sanitari sono più deboli. Un simile livello di allerta è stato dichiarato per l'influenza suina nel 2009 (...)
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