La svolta in Strada Ovest, via i capannoni abbandonati

Sabato 18 Maggio 2019
A CA' SUGANA
TREVISO Linda Tassinari, assessore all'Urbanistica, si sta preparando a una settimana di fuoco: l'approvazione del Piano interventi rappresenta la realizzazione del primo obiettivo del suo mandato. E difende con non poca energia un lavoro enorme, che ha impegnato gli uffici per dieci mesi: «Abbiamo sottoposto questo documento a una revisione complessa - sottolinea l'assessore - con valutazioni squisitamente tecniche e puntuali, prese tenendo ben presente che quanto deciso per un'osservazione poi avrebbe avuto ripercussioni su l'intero territorio. E tutto con l'obiettivo di dare precise risposte ai cittadini». E alla fine è venuto fuori un Piano interventi che, dopo l'esame in commissione, non è piaciuto alla minoranza: «Quello ereditato dalla precedente amministrazione era un Piano interventi ingessato, dove le cose che non si potevano fare erano più di quelle consentite - continua la Tassinari - il risultato sarebbe stato un immobilismo che avrebbe paralizzato la città. Adesso invece abbiamo uno strumento più snello, tendente allo sviluppo anche se le osservazioni non lo hanno totalmente esaurito: in certi casi, come per sociale e viabilità, non abbiamo potuto fare tutto quello che avremmo voluto. Non escludo, in futuro, interventi con altri strumenti».
L'ACCUSA
La Tassinari si definisce un tecnico e le questioni politiche le lascia volentieri alle scelte collegiali della giunta. Però alle critiche risponde senza sottrarsi. E quella che proprio non tollera, cavallo di battaglia invece del Pd, è di aver dato il via libera alla cementificazione: «Questo termine non ha più senso - ribatte - è legato al secolo scorso. La limitazione al consumo del territorio è adeguatamente tutelata da una legge che supera tutto. E che questo Piano rispetta appieno. Noi invece ci siamo concentrati su un'altra cosa: sulla rigenerazione dei buchi neri, degli edifici e delle zone da riqualificare».
STRADA OVEST
Tra le zone da rigenerare viale della Repubblica occupa il primo posto e per vari motivi: i problemi di traffico quotidiani diventano sempre più un'emergenza, l'arrivo della Pedemontana rischia di aggravare la situazione, ai suoi lati c'è un'ex area industriale ricca di capannoni vuoti e abbandonati. E queste vere e proprie cattedrali ne deserto sono entrate nelle osservazioni al PI con la richiesta di modificarne la destinazione urbanistica a strutture commerciali: «Non posso anticipare l'esito di queste osservazioni - premette l'assessore - ma la linea guida è quella di appoggiare le richieste di sviluppo e di recupero dove fattibile. E questo abbiamo fatto. Poi la possibilità o meno di aprire strutture commerciali non è competenza mia o dei miei uffici, ma del vicesindaco De Checchi e della giunta. Noi abbiamo solo dato un parere tecnico su quello che si può fare».
FUGA DI NOTIZIE
Altro cruccio di questi giorni: le tante voci sulle osservazioni e relativi pareri degli uffici, fino alla pubblicazione sulla pagina Facebook di un comitato cittadino di planimetrie e progetti secretati fino alla definitiva approvazione del Consiglio comunale. Tanti privati hanno protestato in Comune, qualcuno ha minacciato querela e la stessa amministrazione sta valutando se mettere in campo l'avvocatura Civica. L'assessore ci tiene quindi a precisare: «Ovviamente tutte queste voci non ci fanno piacere, ma voglio chiarire che la sottoscritta e i miei uffici sono sempre stati estremamente corretti. Non abbiamo mai anticipato niente, ma detto nulla a nessuno rispettando alla lettera le norme.
P. Cal.
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