LA STRATEGIA
PORDENONE E UDINE Obiettivi e traguardi da raggiungere. Personali,

Mercoledì 5 Maggio 2021
LA STRATEGIA PORDENONE E UDINE Obiettivi e traguardi da raggiungere. Personali,
LA STRATEGIA
PORDENONE E UDINE Obiettivi e traguardi da raggiungere. Personali, per ognuno dei cittadini del Friuli Venezia Giulia dopo un anno e più di pandemia e divieti, ma anche collettivi, fatti di numeri. Ha parlato di questo, ieri, il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Impegnato nella presentazione delle tappe friulane del Giro d'Italia, nel pomeriggio è tornato a concentrarsi sulla campagna vaccinale in corso. E lo ha fatto usando una leva nuova per convincere chi è ancora indeciso, soprattutto i sessantenni che per ora sembrano più freddi di altri rispetto alla corsa alla dose.
IL FUTURO PROSSIMO
I vaccinati vivranno meglio, i non vaccinati avranno più limiti. È l'estrema sintesi di un messaggio diretto agli indecisi e proiettato realisticamente in un futuro prossimo che vedrà le persone immunizzate poter fare molte più cose rispetto a chi non ha desiderato ricevere la vaccinazione. «Pensate ai viaggi in Europa - ha spiegato Fedriga rivolgendosi ai cittadini del Friuli Venezia Giulia -. A breve entrerà in vigore il green pass, cioè il passaporto vaccinale. Chi è protetto potrà viaggiare, gli altri molto meno». Ma non ci sono solo le vacanze, nell'orizzonte della graduale uscita dalla pandemia. Le nuove linee guida della Conferenza delle Regioni (convocata per oggi assieme a un incontro con il governo), prevedono infatti la progressiva riapertura delle case di riposo e delle Rsa. «Anche in quel caso - ha aggiunto Fedriga - saranno naturalmente privilegiati i cittadini vaccinati, che a breve potranno rivedere i propri cari che si trovano da tempo isolati nelle strutture sanitarie». I non vaccinati, invece, dovranno aspettare. E in questo caso non si tratta di viaggi, ma di affetti e di umanità.
LE LIBERTÀ
Fedriga poi si sofferma anche sulle decisioni che sono in corso di definizione in altri stati, a partire dall'Inghilterra e dalla Germania, che stanno pensando di allentare progressivamente i limiti proprio a favore delle persone vaccinate. Negli Stati Uniti si è arrivati addirittura all'addio al distanziamento e alle mascherine per chi ha già ricevuto la seconda dose dell'antidoto. «Si andrà certamente in questa direzione - ha concluso il presidente del Fvg -, anche per questo è importante vaccinarsi».
LA COLLETTIVITÀ
Sul tavolo, poi, ci sono i numeri. L'adesione alla campagna vaccinale nella platea che comprende i cittadini tra i 60 e i 69 anni per ora non va oltre il 62 per cento degli aventi diritto. Un obiettivo a breve termine potrebbe essere quello di centrare almeno il 70 per cento della platea, una quota ritenuta anche dagli esperti come pari a una minima sicurezza. «Ma io desidererei arrivare anche all'80 per cento», ha aggiunto sempre Fedriga.
BASE DI AVIANO
Il personale italiano in servizio alla base aerea di Aviano potrà vaccinarsi in via prioritaria all'interno della base stessa, grazie alle dosi di vaccino messe a disposizione dal governo statunitense. «Non appena il comando della guarnigione operante nella base e l'Azienda sanitaria Friuli Occidentale avranno definito gli ultimi dettagli - ha spiegato ieri Riccardi -, gli operatori dell'Asfo effettueranno le somministrazioni di Moderna, direttamente in base».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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