LA STORIA
TREVISO Il coronavirus fa rimandare le Olimpiadi di Tokyo di un anno

Giovedì 9 Aprile 2020
LA STORIA
TREVISO Il coronavirus fa rimandare le Olimpiadi di Tokyo di un anno e di conseguenza le gare di qualificazione? Lei si mette in gioco in quanto medico (laurea in medicina con 110 e lode) e inizia il tirocinio come volontaria all'Usl 2 nel gruppo di lavoro di Pieve di Soligo, catapultandosi in prima linea nella lotta contro il nemico invisibile che ha contagiato e seminato morti in tutto il pianeta. Alessandra Patelli, olimpionica a Rio 2016, in queste settimane di piena emergenza sanitaria si dedica infatti alle indagini epidemiologiche con pazienti probabili covid-positivi, verificando la sintomatologia e i contatti, per evitare l'espandersi dell'epidemia.
ALLENAMENTI IN CASA
La storia di Alessandra Patelli è un continuo mutamento. Dopo la partecipazione alle Olimpiadi di Rio quattro anni fa, l'azzurra coneglianese del canottaggio si stava allenando da tempo per dare il massimo nelle gare di qualificazione che consentivano di ottenere il pass per la rassegna di Tokyo. Com'è noto, però, il Cio ha scelto di rinviare tutto a causa del covid-19. Così Alessandra è tornata nella sua Conegliano e si è messa in quarantena, senza però rinunciare ad allenarsi. «Ho iniziato la quarantena qui a Conegliano Alessandra frequento la Scuola di specialità in Medicina dello Sport a Palermo -, assieme al mio ragazzo Simone Martini che fa parte anche lui della squadra azzurra di canottaggio, siamo riusciti a costruirci una piccola palestra grazie anche alla Federazione, abbiamo un remoergometro e altri strumenti per tenerci allenati con esercizi e per ora ci alleniamo così». La 28enne azzurra dunque vuole tenersi pronta. Dopo aver pensato di ritirarsi al termine della seconda avventura a Cinque Cerchi ed essere ritornata in barca, l'obiettivo olimpico sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera speciale: un argento e un bronzo agli Europei, due argenti in Coppa del Mondo, un quarto posto ai Mondiali. «Le Olimpiadi come noto sono state rimandate - continua Alessandra - io stavo lavorando nel 4 senza, una barca da qualificare, una barca che mi stava piacendo ed ero curiosa vedere in gara come ci saremmo comportate. Purtroppo, neppure gli appuntamenti di qualificazione si sono svolti, sarebbero stati proprio ora tra marzo e maggio, quindi alla fine siamo a casa. Mi sono posta più volte il dilemma su cosa fare, come continuare, sono un medico e a un certo punto vorrei dedicarmi proprio a questo. Un anno non è tanto, ma non è neppure poco. Però nel frattempo mi alleno».
IN PRIMA LINEA
E proprio in quanto medico e abituata a prendere le sfide con grinta, Alessandra non è rimasta con le mani in mano e si è subito rimboccata le maniche. «Mi sono messa in gioco contro questo virus - conclude - così faccio la tirocinante volontaria all'Usl 2 a Pieve di Soligo, svolgo le indagini epidemiologiche con pazienti probabili covid-positivi, verificando la sintomatologia e i contatti, per evitare l'espandersi dell'epidemia». Un modo come un altro per sconfiggere il virus il prima possibile e puntare alle Olimpiadi 2021.
Alberto Polita
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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