LA SALUTE
BELLUNO Per avere i numeri, i dati della sanità di montagna basta

Sabato 4 Luglio 2020
LA SALUTE
BELLUNO Per avere i numeri, i dati della sanità di montagna basta dare un'occhiata alle cronache degli ultimi anni. Dall'operazione Codivilla, che ha di fatto permesso di salvare l'ospedale di Cortina, a quella che ha garantito la continuazione dell'eccellenza dell'Istituto Pio XII di Misurina a rischio chiusura. Il tutto con l'intervento fondamentale della Regione. Poi il nuovo pronto soccorso di Pieve di Cadore e la nuova piazzola dell'elisoccorso, che presto avrà il volo notturno. E ancora, è cronaca di questi giorni, il rilancio dell'ospedale di Feltre con il nuovo pronto soccorso e una nuova risonanza magnetica. Oppure la struttura a Belluno per autoprodurre farmaci antiblastici contro il tumore. Investimenti che hanno aiutato l'Usl bellunese, che si è anche classificata prima in classifica in Regione per le performance di sanità del 2018.
MISURINA
Era fine agosto dello scorso anno quando scoppiò il caso della chiusura dell'Istituto Pio XII di Misurina. «A fine anno chiuderemo», aveva detto la proprietà in capo alla Diocesi di Parma. Il caso finì anche all'attenzione delle cronache nazionali e nel giro di qualche mese la Regione intervenne con risorse fondamentali. «Considerata l'attività di eccellenza svolta dall'Istituto Pio XII, si conferma, per il triennio dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, l'assegnazione del budget di spesa, pari a 1.2 milioni di euro per ciascuna annualità», questo era il passaggio chiave dell'ordine del giorno della Giunta regionale. Salvò l'Istituto sul quale incombevano dall'estate le nubi molto minacciose della chiusura.
CODIVILLA
Era un paio di anni fa quando era stata di fatto blindata la scheda di dotazione ospedaliera che ha assegnato al Codivilla 80 posti letto, dei quali 40 di ortopedia e traumatologia, 20 di medicina generale e 20 di recupero e riabilitazione funzionale, oltre a un efficiente punto di primo intervento, finalizzato ai Mondiali di sci alpino 2021. Un patrimonio che rimarrà poi sul territorio come pronto soccorso.
FELTRE
L'intera piastra dell'Ospedale Santa Maria del Prato inaugurata il 24 giugno scorso è stata realizzata con un investimento complessivo di 40,8 milioni di euro. Per la nuova rianimazione sono stati spesi 3.601.000 euro, più 449 mila per le apparecchiatura. Il nuovo Gruppo operatorio, composto da sette sale, è costato 6.163.000 euro, più 1.742 mila di apparecchiature. «Anche quando siamo stati accusati di trascurare la montagna aveva detto Zaia noi non abbiamo mai mollato la presa, e questi sono i risultati: l'eccellenza, in questo caso di Feltre, cresce ancora».
I SOLDI
Solo nel 2019 la Regione ha investito in montagna tra interventi e apparecchiature 13 milioni 505 mila euro. E gli investimenti nella sanità bellunese non si fermano qui. Se a Feltre sono stati investiti 41 milioni di euro, su Belluno si prepara una cura da 35 milioni, con adeguamento antisismico dell'ospedale. A luglio verranno aggiudicati i lavori per il nuovo Pronto soccorso di Agordo con un investimento di altri 3 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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