La riforma punterà su sociale e territori più attenzioni a minori, disabili e anziani

Sabato 14 Settembre 2019
La riforma punterà su sociale e territori più attenzioni a minori, disabili e anziani
LA RIFORMA
PORDENONE «Noi siamo abituati a pensare che i problemi della salute si risolvano solo all'interno degli ospedali. Gli ospedali sono importanti, devono essere messi nelle condizioni di poter rispondere ai bisogni sanitari dei territori nel modo migliore. Ma c'è un prima e un dopo, rispetto all'ospedale, che secondo me, in questi ultimi anni è stato un trascurato da un punta di vista organizzativo. È per questo che visiterò tutti gli Ambiti socio-assistenziali della regione. Per raccogliere esperienze, problemi e difficoltà che all'interno del ridisegno della riforma devono trovare spazio». L'assessore regionale Riccardi - nel corso dell'incontro con il sindaco Ciriani, nei giorni scorsi anche qualche polemica del consigliere Pd Nicola Conficoni che lamentava l'assenza del sindaco sui rischi paventati dalla bozza segreta - ha tracciato le linee delle prossima riforma. Che si baserà molto sull'integrazione socio-assistenziale. Affrontando i temi legati ad anziani, minori, disabilità e dipendenze. «Una rimodellazione del sistema di governo dei distretti che devono dare queste risposte socio-sanitarie. L'individuazione di strutture - come per esempio nel caso dei minori - che oggi in regione e siamo costretti a chiedere ad altri fuori regione. È molto più facile - ha detto l'assessore - che un cittadino si presenti da un sindaco per chiedere un posto in casa di riposo per un anziano piuttosto che chieda cose che riguardano interventi chirurgici in ospedale. Anche quella è salute. Perciò in una norma che preveda un salto culturale dobbiamo tenere conto».
I tempi della riforma? Nel corso di questo anno di lavoro ho frequentato tutti questi ambiti, credo di poter concludere questo lavoro nel corso della prossima settimana. Poi chiameremo a raccolta tutto il mondo del terzo settore. È chiaro che ottobre e novembre saranno due mesi serrati di raccolta, incontri e confronto». Poi commissione e consiglio, prima della legge di stabilità. Toccato anche il tema dei rapporti con il Veneto. «Il Veneto ha un percorso molto forte nell'equilibrio tra pubblico e privato. Noi siamo su una situazione molto diversa. Io penso, l'ho sempre detto, che un sistema accreditato possa, anche non arrivando a quei livelli, avere una implementazione. Ma il nostro obiettivo è quello di salvaguardare la sanità pubblica. E io penso che il primo segnale forte che questa legislatura ha fatto, devo dire alla fine anche con una sorta di intesa con la Regione Veneto, è stata la scelta dell'investimento di 32 milioni per la protonterapia al Cro di Aviano. È una scelta di eccellenza sulla quale noi pensiamo si possa costruire una risposta che non sia soltanto regionale e che però afferma un principio importante per quest'area e per il sistema Pordenone». Un'impostazione che trova d'accordo il sindaco Ciriani: «È giusto che siano rimesse al centro emergenze socio-sanitarie come disabilità, anziani disagio giovanie e nuove marginalità. Anche questa è sanità. L'obiettivo è l'integrazione tra sanità e servizi socio-assistenziali. E che si ascoltino anche i sindaci è positivo».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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