LA RELAZIONE
BELLUNO «Senza collegamenti adeguati, il declino sarà

Mercoledì 29 Gennaio 2020
LA RELAZIONE
BELLUNO «Senza collegamenti adeguati, il declino sarà inevitabile, anche sotto la stella dei Giochi Olimpici. Dobbiamo superare quei luoghi comuni sulla montagna come parco giochi o riserva indiana che purtroppo condizionano le decisioni di politici e burocrati, spesso con il sostegno di ambientalisti da salotto e contro la volontà delle comunità locali». Lorraine Berton mette a fuoco i termini della questione scandendo le singole parole. All'appuntamento del 2026 la provincia di Belluno, il Veneto, e addirittura il Paese, ci devono arrivare pronti. Altrimenti il destino di questo territorio è comunque segnato. Le infrastrutture sono state al centro del dibattito nel giorno in cui Belluno si è trasformata nella Capitale di industria e sport.
L'ANALISI
Al teatro comunale Confindustria Belluno Dolomiti ha chiamato a raccolta le stelle dello sport, il presidente della Regione Luca Zaia, il numero uno del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Fondazione Cortina 2021, Alessandro Benetton, il sottosegretario della regione Lombardia, Antonio Rossi, Luigi Abete, presidente Luiss Business School oltre a tutti i volti più noti dell'imprenditoria veneta. «Un momento importante per riflettere insieme sul futuro economico e sociale della nostra provincia, anche in vista delle finali di Coppa del Mondo, dei Mondiali di Sci Alpino e dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina del 2026». Una serie di appuntamenti a cui bisogna arrivare pronti. E gli industriali oltre a puntare il dito contro quello che non funziona hanno anche provato a mirare verso gli obiettivi.
L'OBIETTIVO
«Questo territorio deve diventare la Innovation Valley. Ricordo l'idea di creare, dentro il sistema confindustriale, quella rete che abbiamo chiamato Confindustria per la Montagna, lanciata nel marzo del 2018 con lungimiranza - proprio a Cortina d'Ampezzo. Per la prima volta l'Associazione, a livello nazionale, è scesa ufficialmente in campo per sostenere le Terre Alte, con la convinzione che questo sia un tema strategico per lo sviluppo del Paese. A seguito di questa iniziativa, il Governo ha convocato gli Stati Generali della Montagna, riunendo tutti gli attori e cercando di condividere politiche concrete da attuare a favore di questi territori, che non possono essere lasciati ai margini dello sviluppo».
FORMAZIONE
E poi la formazione con l'inaugurazione ieri dell'Hub della Luiss che mette Belluno sullo stesso livello di Roma e Milano. «L'Hub Veneto delle Dolomiti sarà un punto di riferimento per i nostri giovani, per le nostre imprese e per l'intero Nord Est. E ci permetterà di entrare in una rete di eccellenza internazionale dell'alta formazione, come confermato anche dalla recente acquisizione dell'Amsterdam Fashion Accademy».
GLI EVENTI
La visione deve essere di lungo periodo ha lasciato intendere Berton. Le stesse olimpiadi sono un mezzo non un fine. «Dopo i Mondiali di Sci Alpino del 2021, le Olimpiadi Invernali del 2026 sono un altro sogno bellissimo che è diventato realtà. Per il Bellunese sono un'occasione unica per rendere il territorio più competitivo, attrattivo, accessibile, bello e facile da vivere. Abbiamo davanti anni intensi: c'è una promozione integrata da creare, lo scatto in avanti del sistema turismo, lo studio di una mobilità efficace che ci colleghi ai grandi aeroporti e alle principali direttrici europee. C'è un futuro da pensare e costruire insieme, avendo ben presente il tema della sostenibilità».
SGUARDO AMPIO
«La questione economica - ha incalzato il numero uno degli industriali Vincenzo Boccia nella relazione finale - è una grande priorità del Paese a partire dal rilancio delle infrastrutture in chiave italiana ed europea. Le infrastrutture sono la vera sfida. Perché creano opportunità, collegamenti e lavoro. Il problema sono i tempi e le risorse»».
Andrea Zambenedetti
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