LA POLEMICA
LIDO «Nessuna censura. Ma per avere visibilità bisogna

Martedì 7 Luglio 2020
LA POLEMICA
LIDO «Nessuna censura. Ma per avere visibilità bisogna anche prima partecipare. Dal 2012 abbiamo sempre invitato il Comune di Venezia e il Lido a essere presenti, prima alla Conferenza dei sindaci della costa veneta, e poi anche all'associazione che si è costituita. Non sono mai venuti, per otto anni, tranne l'ultima volta quando Venezia finalmente era degnamente rappresentata dall'assessore Zaccariotto. Ma il video con lo spot per il rilancio del litorale era già pronto».
Così il sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto, in veste di presidente della Conferenza dei sindaci della costa Veneta, chiude le polemiche scoppiate al Lido per l'assenza della spiaggia dell'ex isola d'oro nel filmato promozionale che illustra le bellezze dell'intera costa veneta, con il titolo Le spiagge del divertimento, allo scopo di rilanciare la costa dopo l'emergenza Covid. È proprio la Conferenza dei sindaci della costa veneta il motore che ha ideato e finanziato il filmato tanto contestato. L'operazione non parte e non è pagata nè dal marchio Venice Sands (cui anche il Lido è iscritto) ne tantomeno dalla Regione Veneto. Ma dai sindaci.
«Il video non è nostro - confermano da Venice Sands - il nostro marchio c'è in quanto compare quello istituzionale della Regione Veneto, di cui siamo partner per tutte le attività che riguardano il turismo balneare. Fosse per noi, la cosa importante è che tutta la costa veneta, compreso il Lido, resti unità, anche perchè ai turisti, e ai cittadini le contrapposizione politiche, o di altro genere, non interessano nulla. Alla gente importa che le nostre spiagge siano belle, sicure, fruibili e pulite». L'esclusione del Lido non è stata una svista o una dimenticanza, dunque, ma una cosa ragionata Codognotto rincara la dose. «Dal 2012 queste spiagge lavorano insieme - prosegue il presidente della Conferenza dei sindaci - anche per promuovere assieme iniziative pubblicitarie e di marketing questo video. Ripeto che il Comune di Venezia, al pari degli altri, è sempre stato invitato, anche attraverso lettere ufficiali, ma non ha mai ritenuto di intervenire. Ci dispiace, ogni anno, assistere alle solite polemiche. Se si vogliono le cose prima bisogna anche partecipare».
Dal canto suo anche Vittorio Baroni, presidente del comitato per il marketing territoriale Lido Oro Benon, è immediatamente sceso in campo, con una nota ufficiale, per chiedere, alle istituzioni, un chiarimento che risolvesse l'intricata questione.«Tra i mari della tranquillità evidenzia Baroni - come recita il titolo del video promozionale, è stato completamente censurato il Lido con i Murazzi e gli Alberoni, nonché tutta l'Isola di Pellestrina che comprende San Pietro in Volta e Portosecco. Idem nel secondo slogan del videoclip Le spiagge del divertimento, che non necessariamente equivale a dire movida, poiché al Lido ci sono tante proposte per famiglie, giovani e adulti per un sano divertimento in battigia o nelle dighe, in bici e monopattini, con i propri cani o in sella ai cavalli, in barca o a pescare anche negli ittiturismo. Innumerevoli proposte per fare sport sono state ignorate come giocare a golf o a tennis in campi storici e tra i più belli del mondo, a provare emozioni uniche in elicottero o in aereo, a nuotare in piscina o a pattinare, a vogare o fare canoa, nonché gustare cose buone a km zero nei tanti ristoranti, osterie, chioschi pizzerie, gelaterie di prima qualità».
Lorenzo Mayer
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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