La nuova Autorità spacca la laguna

Mercoledì 25 Novembre 2020
Il provveditore alle Opere pubbliche del Triveneto, Cinzia Zincone, mette in guardia dal rischio che la nuova Autorità per la laguna non ascolti a sufficienza il territorio: «L'autorità centrale come l'Agenzia ha i suoi vantaggi in chiave operativa che si sentono nel tempo. Il lato negativo è quello che si rischia di essere lontani dal territorio è quindi bisogna istituire dei meccanismi di ascolto della città». Sullo sfondo la crescente distanza con il commissario al Mose, Elisabetta Spitz, che ha proposto una bozza di statuto per l'Autorità molto accentrata sul ruolo del presidente. La controproposta di Zincone punta su un rapporto maggiore con enti locali e portatori di interessi in genere.
Intanto sia il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che la collega di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, chiedono al Governo di non prendere decisioni che li scavalchino. Se non sono condivise dalla città, non s'hanno da fare: ribadiscono i due primi cittadini. I temi sono quelli noti: dal futuro del Porto, agli interventi di marginamento, dalle opere complementari del Mose, al Comitatone con le scelte per le grandi navi.
Babbo, Brunetti, Munaro
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