LA LEZIONE
CASTELFRANCO VENETO L'America, l'Italia, il business, l'abitudine

Martedì 9 Gennaio 2018
LA LEZIONE
CASTELFRANCO VENETO L'America, l'Italia, il business, l'abitudine a lavorare in gruppo, l'importanza dell'immagine, la gestione delle risorse umane. Questi gli argomenti trattati ieri da Dan Peterson ripercorrendo i suoi 45 anni di esperienza nel Belpaese davanti ad una platea di oltre 300 imprenditori riuniti dall'agenzia Velvet Media all'Hotel Fior per un meeting dedicato alla costruzione dello spirito di squadra. Sala gremita con un'alta componente di rappresentanti del mondo commerciale, marketing e comunicazione. D'altronde Peterson è un'icona in tale settore, pur essendo trascorsi diversi decenni dai famosi spot televisivi che registrò per una nota marca di bevande: «Per me rappresenta l'America ed il sogno americano ammette Pier Bernardi, direttore commerciale del Bhr Hotel di Quinto . Portava i ragazzi della mia generazione a sognare un mondo distante e negli anni Ottanta riusciva a comunicare qualcosa che per noi era distante. Anche chi non capiva assolutamente nulla di sport restava affascinato dalle sue telecronache, dal suo accento, dalla sua voce che rendevano inconfondibile ed indimenticabile un programma o una pubblicità».
I CONCORRENTI
Comprensibili dunque i tanti applausi che Peterson ha ricevuto alla sua presentazione e nel corso dell'intervento in cui ha ribadito l'importanza assoluta di prestare attenzione a dettagli fondamentali, dalla compartimentazione alla necessità di studiare i concorrenti, siano essi sportivi o aziendali. «Peterson è ancora una risorsa per i giovani rivela Moreno Voltarello, già marketing manager di numerose industrie Il suo messaggio è valido. Lui in fondo è un professionista della gestione e della comunicazione, in Italia non ha portato solo un modo diverso di fare sport collezionando successi. Il suo metodo è inconfondibile, partendo dalla voce che conquista al primo ascolto passando per le tante innovazioni che sa proporre attingendo a varie esperienze».
IL COACH
In effetti coach Dan riesce ancora oggi, a 82 anni, a spiegare i segreti di successo ed insuccesso imprenditoriale con parallelismi mai banali, come il tracollo della Ford dovuto ad una metodologia antiquata e superata dal sistema di lavoro giapponese che non prevede turnover tra dirigenza e fabbrica ma massimizza le competenze nei differenti ambiti riducendo drasticamente le inefficienze. Immancabile ovviamente qualche paragone con il mondo di provenienza di Peterson, cioè la pallacanestro. Per il celebre tecnico un imprenditore di successo è al contempo trainer di cervelli e regista della propria attività. Una sorta di allenatore-giocatore chiamato a definire la strategia di base con adattamenti di volta in volta richiesti dal mercato o dalle contingenze, coordinando il lavoro dei suoi sottoposti. «Ha capito esattamente l'assonanza tra i due mondi analizza Antonio Mormile di Amc Eventi & Promozione L'imprenditore è un tattico, una figura unica che coordina tutta l'attività. Ciò significa assumersi responsabilità, gestire e programmare ogni singolo dettaglio immaginando quali contromosse possa predisporre l'avversario che è il mercato piuttosto che il concorrente».
LA RICETTA
Il messaggio finale è di una semplicità disarmante: non occorre disporre del budget di spesa maggiore per avere successo; bisogna sapere come impiegare le risorse, soltanto così si può inseguire il successo. Nella produzione, nella vendita o su un campo da basket.
Federico Bettuzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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