LA GIORNATA
BELLUNO Quattro morti in poche ore e il più giovane deceduto

Giovedì 2 Aprile 2020
LA GIORNATA
BELLUNO Quattro morti in poche ore e il più giovane deceduto per covid in provincia: un uomo di 65 anni. Addio anche all'ex assessore di Agordo, Renzo Taio, storico postino, mancato a 88 anni proprio a causa del virus. Insomma una giornata nera ieri, forse la più nera dall'inizio dell'emergenza coronavirus nel Bellunese, con i contagi che continuano a crescere, anche se non così velocemente come prima. Il problema, però, cominciano ad essere anche i posti letto con 84 pazienti ricoverati nelle varie strutture, 10 dei quali gravissimi. I bellunesi positivi poi salgono a quota 433 persone (ma i tamponi positivi dall'inizio dell'emergenza che comprendono decessi o persone guarite sono 471).
LE VITTIME
Sono 4 i decessi per coronavirus comunicati ieri con una nota dall'Usl 1 Dolomiti. «Nella notte del 31 marzo e nella mattinata del 1 aprile 2020 sono deceduti: un paziente covid positivo di anni 88, ricoverato nella Unita' operativa Medicina covid Belluno (area bassa intensità ospedale di comunità), una paziente covid positiva di anni 81, ricoverata nella Unitá operativa Medicina covid Belluno (area bassa intensità ospedale di comunità): un paziente covid positivo di anni 65, ricoverato nella Uo Pneumologia covid Belluno (area media intensità). Una paziente covid positiva di anni 82, ricoverata in area covid Feltre. Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell'Istituto Superiore di Sanità. La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie». I morti superano quota 20 a Belluno, ma ormai il conto esatto delle vittime, tra decessi in case di Riposo e ospedale, è impossibile da tenere.
L'ADDIO
Non sono stati comunicati ulteriori dettagli sulle identità delle vittime. Ma ieri era sulla bocca di tutti la scomparsa di Renzo Taio, assessore per un paio di legislature ad Agordo tra gli anni Sessanta-Ottanta con la giunta guidata dallo storico sindaco e Senatore Armando Tama da Roit. Taio è deceduto all'ospedale San Martino di Belluno dove era ricoverato ed è la seconda vittima agordina del coronavirus. Renzo lavorava come portalettere per le poste di Agordo, ma per anni ha dato il suo contributo allo sviluppo della città a fianco dell'allora sindaco Da Roit, come assessore ai lavori pubblici. E' stato anche a fianco del sindaco Giuseppe Lise. Lascia la moglie Silvana, i figli Renza e Antonio, gli amati nipoti e pronipoti. Alla famiglia ieri è arrivato il messaggio anche del sindaco Roberto Chissalè.
IL CASO
Non si fermano poi le morti di anziani ospiti delle case di riposo della provincia, che contano già 3 i decessi ad oggi di persone della struttura di Puos d'Alpago, uno in quella di Santa Croce del Lago, 2 ospiti di Alano, e un decesso a Fonzaso. Calogera Tummino, 81 anni vedova Zanella, di Lozzo di Cadore, è deceduta all'ospedale di Belluno. In questo caso, a differenza dell'Unione Montana dell'Alpago che non ha mai comunicato i decessi degli ospiti della casa di riposo di Puos, è stata la stessa Unione Montana Comelico, che gestisce la struttura a scrivere. «Si comunica con dispiacere che la notte scorsa è deceduta presso l'ospedale di Belluno una ospite del Centro di Servizio Giovanni Paolo II di Santo Stefano di Cadore, lì ricoverata da qualche giorno. L'ospite era risultata positiva al tampone per il covid-19. Fin dalla comparsa dei primi sintomi la signora era stata posta in isolamento preventivo in una camera della struttura predisposta per tale esigenza. E' già stato avviato in stretta collaborazione con l'Usl 1 Dolomiti un immediato prelievo di tamponi al personale operante e agli ospiti interessati, per la verifica di eventuali positività. L'Unione Montana informa che la struttura nelle scorse settimane si è adeguata alle indicazioni fornite dalla Regione del Veneto in merito alle procedure e ai dispositivi di protezione individuale per gli operatori e in merito alla chiusura di ogni accesso di persone non coinvolte nei servizi essenziali».
LA MAPPA DEL CONTAGIO
Aumentano di 14 casi, ovvero del 5,8%, i bellunesi con coronavirus. Si passa infatti da 409 del giorno prima ai 433 comunicati ieri sera nel bollettino diffuso da Azienda Zero. Grande affollamento negli ospedali: 55 i ricoverati a Belluno nelle aree a bassa intensitá, più 10 nella Terapia Intensiva, 7 i ricoveri a Feltre, 12 a Agordo. Sono 1302 i bellunesi in quarantena nelle loro case e 6774 i tamponi effettuati dall'inizio dell'emergenza.
Olivia Bonetti
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