LA CURA
VENEZIA Oltre 70 pazienti curati con il plasma iperimmune. Anche all'Ulss

Mercoledì 18 Novembre 2020
LA CURA
VENEZIA Oltre 70 pazienti curati con il plasma iperimmune. Anche all'Ulss 3 la terapia che prevede il prelievo del plasma da persone guarite dal Covid-19, per poi somministrarlo a pazienti malati, sembra dare risultati molto buoni. «Il plasma che viene prelevato ai guariti e poi, opportunamente trattato, viene trasfuso ai malati spiega il dottor Gianluca Gessoni, primario del servizio immunotrasfusionale dell'Ulss 3 Serenissima contiene immunoglobuline: queste sono state prodotte nell'organismo della persona a suo tempo malata dai linfociti B in risposta all'infezione; rimaste nel sangue prelevato e conservato, quando questo viene trasfuso in una persona malata la aiutano a combattere l'agente patogeno andandosi a legare ad esso e neutralizzandolo».
Il che significa che con la terapia del plasma dei guariti si trasferiscono nel corpo dei malati quelle armi di difesa che erano state a suo tempo preparate in un altro organismo.
Serve, però, una valutazione caso per caso sull'opportunità di ricorrere a questa cura. «All'ospedale dell'Angelo, al Covid Hospital di Dolo sottolinea Gessoni , e all'ospedale di Mirano, questa terapia è stata utilizzata con profitto nelle pneumologie e nelle terapie intensive: abbiamo evidenza che risulta utile in particolare se somministrata in una fase precoce, con pazienti con sintomatologia importante e con una situazione respiratoria non compromessa dal procedere della malattia».
Il Veneto ha avviato già nella primavera scorsa la creazione di una banca del plasma. «L'obiettivo spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben era quello di prepararsi ad utilizzare anche questa strategia terapeutica. Alla quale ora, in un momento in cui sotto l'attacco del covid-19 sono di nuovo molti i pazienti ricoverati, i nostri ospedali si trovano a dover e a poter ricorrere. Possiamo continuare ad utilizzare quest'arma se si rinnova la disponibilità e la generosità dei donatori: il plasma delle persone che sono state malate è prezioso, ed è quindi importante fin d'ora continuare a raccogliere nuove donazioni». Il paziente che intende donare deve avere tra i 18 e 60 anni e deve essere stato malato con sintomi di coronavirus. Requisito necessario per aver maturato un elevato livello di anticorpi.
IL BILANCIO
Intanto, però, la situazione continua a essere da piena emergenza. I numeri continuano a salire a grandi balzi, sia per quanto riguarda i decessi, sia per nuovi contagi. I primi sono saliti a 7, ieri, per un totale di 468 morti dall'inizio della pandemia. I nuovi contagi, invece, sono 508, per un totale, al momento, di 8.908 positivi nel territorio dell'area metropolitana di Venezia. I dati sono imponenti, ma il trend è al di sotto dello standard in Veneto. In questo momento, infatti, ci sono 103,8 positivi ogni diecimila abitanti (il valore medio regionale è di 128,5).
BOOM DI RICOVERI
I numeri dicono anche che ieri si è superata la soglia dei 400 ricoveri. Per l'esattezza 410, di cui 52 in terapia intensiva. Per l'esattezza se ne registrano 77 a Mestre (di cui 13 in terapia intensiva), 40 a Venezia (5), 19 a Mirano (5), 144 a Dolo (17), 14 a Chioggia (1), 1 a Noale, 43 a Villa Salus, 1 al Fatebenefratelli, 43 a Jesolo (9), 2 a San Donà (1), 2 a Portogruaro (1), 1 nella casa di cura Rizzola di San Donà. A questi si aggiungono i 7 del centro Nazareth di Mestre, 7 all'ospedale di comunità di Noale, uno al Fatebenefratelli, 8 al centro servizi residenziali Stella Marina.
CASE DI RIPOSO E SCUOLE
Preoccupa sempre il fronte delle case di riposo, e in particolare la situazione degli istituti più minati come Villa Fiorita a Spinea, dove si è registrato il focolaio più aggressivo. Se, però, ad aprile si arrivava a quasi un ospite su dieci positivo tra i 3.479 residenti nelle Rsa della provincia (9,05%), oggi la percentuale è scesa al 6,48%: 207 ospiti positivi, 17 ricoverati, più 114 persone contagiate tra il personale.
Nelle scuole, invece, 194 classi con almeno un positivo nei 13 focolai ancora esistenti. Ci sono 137 alunni positivi e 71 docenti (e 269 studenti e 15 prof in quarantena). Le classi sono 37 nelle scuole dell'infanzia, 67 alle elementari, 50 alle medie, 39 alle superiori (più una alle serali): 103 a Venezia, 2 a Campagna Lupia, 2 a Campolongo, 6 a Camponogara, 2 a Cavarzere, 11 a Chioggia, 1 a Cona, 7 a Dolo, 7 a Fiesso, 4 a Marcon, 4 a Martellago, 9 a Mira, 6 a Mirano, 6 a Noale, 4 a Pianiga, 1 a Quarto d'Altino, 7 a Salzano, 4 a Santa Maria di Sala, 7 a Spinea, 1 a Vigonovo.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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