L'OPPOSIZIONE
VENEZIA Venezia Capitale mondiale della sostenibilità? Per

Lunedì 4 Ottobre 2021
L'OPPOSIZIONE VENEZIA Venezia Capitale mondiale della sostenibilità? Per
L'OPPOSIZIONE
VENEZIA Venezia Capitale mondiale della sostenibilità? Per Marco Gasparinetti, consigliere comunale di Terra e Acqua, è «un'ipocrisia». E non ci va giù morbido, l'avvocato che lavora per l'Unione Europea. È stato lui, ieri, ad aprire la stura alle critiche all'annuncio di Dubai, critiche partite dalla laguna. A poche ore di distanza, oi, si sono aggiunte quelle di Monica Sambo (Pd). «Le dichiarazioni di Brugnaro - attacca GAsparinetti - sono state fatte ieri a Dubai, capitale mondiale del lusso e dello spreco energetico. Da un sindaco che in 6 anni non è stato mai visto su un mezzo di trasporto pubblico e per muoversi usa: un'automobile di grossa cilindrata, un motoscafo privato e uno yacht da 30 metri, alimentati da motori che di sostenibile hanno ben poco. Di sostenibile a Venezia ci sono le gambe e le braccia dei residenti, che effettuano a piedi gran parte dei tragitti che in altre città comportano emissioni di CO2, e quando arrivano a casa con le braccia cariche di borse della spesa, o con i bambini più piccoli in braccio, nella stragrande maggioranza dei casi non hanno neanche un ascensore ad attenderli».
«Di sostenibile a Venezia - aggiunge Gasparinetti - c'era lo stile di vita dei residenti, peccato che siano una specie in via di estinzione e che nulla o quasi sia stato fatto, negli ultimi 20 anni, per trattenerli o riportarli a Venezia. Di sostenibile a Venezia c'è il mondo della voga, che tutti i giorni si scontra con il moto ondoso prodotto da centinaia di mezzi a motore. Tutto il resto, la realtà dei fatti che abbiamo sotto agli occhi è radicalmente agli antipodi del proclama di sostenibilità. Mestre è sicuramente capitale: del consumo di suolo e dell'inquinamento. La qualità dell'aria ci vede agli ultimi posti in Italia e in Europa. Venezia è invece il luogo dove l'interramento di spazi vitali per la Laguna è stato spacciato con il termine di imbonimenti. Adesso si parla di nuovi scavi per gli approdi provvisori per le grandi navi. Venezia è il luogo dove, nel 2021, sono stati distrutti nidi di rondine per allestire una sfilata di moda (alla Certosa) o per costruire un nuovo polo nautico (a punta San Giuliano)».
«Capitale mondiale della sostenibilità - conclude il consigliere - è un legittimo auspicio e un ottimo slogan per attirare finanziamenti pubblici. Bene, purché non sia per sventrare ciò che resta della Laguna con nuovi scavi come quello del Montiron o con la nuova direttrice di penetrazione della Laguna che lambisce il parco di San Giuliano: operazioni i cui studi di fattibilità sono finanziati con fondi ministeriali alla voce Piano Urbano della Mobilità Sostenibile».
Sulla stessa linea Monica Sambo: «Venezia candidata a capitale mondiale della sostenibilità non può essere solo una dichiarazione di facciata come sta facendo Brugnaro - dice la consigloera Pd - le cui scelte politiche non possono essere di certo essere considerate green. In questi anni infatti Venezia è diventata la prima città in provincia per consumo di suolo, il nostro Comune è il più inquinato d'Italia, la giunta ha voluto distruggere Parco San Giuliano, il sindaco chiede lo scavo del canale Vittorio Emanuele che devasterebbe la laguna, sono state ridotte drasticamente le corse del trasporto pubblico locale, abbiamo visto solo colate di cemento. Insomma benissimo che Venezia possa diventare il Simbolo mondiale della sostenibilità e della lotta ai cambiamenti climatici ma oltre alle parole ci vogliono anche i fatti e non solo proclami come ha fatto il sindaco in questi anni».
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