L'INTERVISTA
VENEZIA «Il problema sono le comitive che non prenotano e improvvisamente

Domenica 29 Dicembre 2019
L'INTERVISTA
VENEZIA «Il problema sono le comitive che non prenotano e improvvisamente riempiono gli approdi della città storica e si riversano sugli autobus in terraferma. Farvi fronte non è così facile». L'anno si conclude e Giovanni Seno, direttore generale di Avm/Actv, parla a tutto campo sul sistema di trasporto cittadino.
Ingegner Seno, qual è il bilancio di questo 2019 anche in riferimento allo stato di salute del gruppo?
«L'anno si chiude positivamente in linea con le previsioni e il budget. Purtroppo l'acqua alta ci ha causato, oltre ai danni materiali, minori introiti: circa un milione, un milione e mezzo di euro di ricavi in meno. Siamo comunque tranquilli».
Il 2020 dovrebbe essere un anno di svolta per il turismo con paletti e regole (tassa di sbarco, gestione dei flussi, stop agli hotel): che ricadute immagina?
«Tutti gli sforzi che questa Amministrazione sta portando avanti porteranno benefici per i trasporti. L'impatto concreto lo vedremo, ma una migliore regolamentazione ci sarà».
Cosa si può fare?
«Sul ponte della Libertà abbiamo un autobus ogni 30 secondi. Sotto il ponte degli Scalzi, fuori dalla stazione, un vaporetto ogni minuto. Siamo al massimo sforzo e più di così non è possibile. In piazzale Roma non c'è più spazio e più corse strutturali tra Mestre e Venezia non ci stanno».
I turisti delle strutture di Mestre in zona stazione mettono le linee sotto pressione.
«Il problema è nelle ore di punta dei pendolari, ma i turisti si distribuiscono anche negli altri orari e cominciano a servirsi di più dei treni. Anche qui facciamo il massimo e le corse bis stanno assorbendo bene. Gli allarmismi dello scorso anno di questi tempi non si sono verificati».
Potrete pensare di rivedere il contratto di servizio per aumentare i mezzi e gestire meglio il servizio?
«Se fosse necessario, lo chiederemmo. Ciò che manca, ma non è possibile ottenere per com'è fatta la città, non è un numero maggiore di mezzi, ma la prevedibilità della domanda. Ribadisco: il problema più grande sono gli spostamenti di massa non prenotati».
Quali conseguenze ha prodotto l'acqua alta su mezzi e strutture?
«Abbiamo avuto circa 12 milioni di euro di danni di cui una prima parte, circa 4, rientrano nei 20 milioni messi a disposizione del governo per i risarcimenti della prima fase di emergenza, grazie all'impegno del sindaco Brugnaro».
Quando riapriranno gli approdi danneggiati?
«Ne sono andati distrutti 20, ne riapriamo 18 entro dopo domani. Per Santa Maria del Giglio e il Danieli i tempi sono più lunghi. In tutto abbiamo dovuto controllare 140 pontili. E danni ci sono stati anche sulle cavane di ricovero notturno delle imbarcazioni».
A che punto è il progetto di riorganizzazione delle linee di navigazione con più circolari esterne?
«Attendiamo le risultanze del Piano urbano della mobilità. Puntare sulla diversificazione dei punti di accesso a Venezia, con gli hub di accumulo in terraferma, è strategico per liberare piazzale Roma».
Quali possono essere i terminal?
«Alternative ce ne sono: Fusina, San Giuliano, i Pili, ma servono infrastrutture importanti, ad esempio per accogliere i 400 pullman che ogni giorno attraversano il ponte della Libertà. Inoltre serve lo scavo dei canali. Per la prima volta c'è la volontà di affrontare la questione in modo serio, con analisi scientifiche. Se si ragiona di pancia si commettono sciocchezze, com'è stata la linea 6 Lido-piazzale Roma che doveva essere diretta, ma diretta non è stata».
Quali soluzioni per sgravare il Canal Grande?
«Le soluzioni spettano anzitutto alla politica che ha la visione generale delle situazioni. Sul Canal Grande insistono tutte le categorie, noi non possiamo mettere più barche di così, lavoriamo su misure logisticamente strette».
Perché non pensare a un super biglietto solo per chi va in Canal Grande?
«Ammesso e non concesso che andrebbe verificato se è fattibile, non penso che la differenza tariffaria sia la soluzione all'impatto del turismo».
L'anno prossimo sarà l'anno della svolta green?
«Al Lido stiamo sperimentando il primo bus elettrico. Altri arriveranno a marzo. Con aprile ci sarà un'intera linea dedicata. A fine giugno sarà completata la fornitura e per fine anno tutta l'isola sarà servita dai mezzi elettrici. Per il resto siamo pronti: aspettiamo dalla conferenza Stato/Regioni di sapere l'entità dei contributi per fare i bandi di gara per l'acquisto dei nuovi mezzi, 14 barche e un ferry boat, e la rimotorizzazione dei 32 vaporetti del Canal Grande».
State accelerando anche sul ricambio della flotta di terraferma?
«Grazie ai bilanci rimessi in sesto possiamo tornare a investire e siamo pronti con un piano da 120/130 milioni di euro. Gli autobus hanno oggi un'età media di 15 anni, a fine 2022 scenderà a 12, a fine 2024 a 10».
A che punto è il biglietto integrato?
«Non ci sono novità, ma della tessera unica c'è bisogno e io la auspico. Il problema è che serve la semplificazione delle linee che si sovrappongono, che però in un tessuto urbano come quello veneto non è semplice».
A Mestre, ci sono novità sul tram, ormai a regime?
«E' in arrivo il contratto di manutenzione con Ntl e Alstom. Non ci sono più problemi di fornitura e riparazione. Resta il peso enorme del mutuo da 455 mila euro al mese».
L'ampliamento a nuove linee è definitivamente accantonato?
«Da tecnico rispondo assolutamente di sì».
Come procedono gli interventi per garantire la sicurezza sui mezzi dopo gli episodi di aggressione ai conducenti e passeggeri?
«Stiamo facendo tutto ciò che avevamo promesso. Ci sono le cabine di guida protette, stiamo installando le telecamere. A breve, per alcune linee notturne, introdurremo la guardia giurata a fianco del conducente».
Sembra che sulle fermate per i disabili non abbiate fatto molto...
«È vero, è il mio cruccio. Spero che nel 2020 recupereremo il ritardo accumulato. Purtroppo non tutti i marciapiedi sono rialzabili e c'è da far conto con gli ostacoli dei privati. Ma non demordiamo. La mobilità dei disabili è per noi una priorità».
Alvise Sperandio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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